21 grammi

Pubblicato da


Il peso dell'ignoranza


"21
grammi" è il nuovo, bellissimo, film di Alejandro Gonzales Inarritu, già
autore del meraviglioso AmoresyPerros.

Gli
interpreti sono bravissimi Sean Penn e Benicio del Toro danno ancora una prova
della loro duttilità artistica in parti difficili e "sporche".

Detto
questo invece parliamo un po' di cosa significa presentare il film (in tutte
quelle rubriche di avanspettacolo che sono diventati i telegiornali) dicendo
che 21 grammi è il peso dell'anima.

E' più di
un secolo che medici e patologi ignoranti provano a giustificare la perdita di
peso (presunta) di un cadavere rispetto al corpo vivo con il fatto che l'anima
lascia il corpo. Ma se tale ignoranza era ammissibile alla fine del 1800 oggi è
diventato un fatto insopportabile, ed ancora più insopportabile che dei
giornalisti vadano blaterando che "è stato accertato che un corpo perde 21
grammi all'istante della morte, si ritiene questo essere il peso dell'anima, un
peso che viene portato da chi resta in vita" (TG1 della settimana scorsa).

Due
semplici considerazioni:

1) le
teologie (cattolica, ebraica e musulmana) concordano nel dire che l'anima è
immateriale, quindi dire che l'anima abbia un peso è un'eresia pura e semplice.

2) Cosa
significa dire che ogni qualvolta che una persona muore questa pesa 21 grammi
in meno? Chiunque abbia una pallida conoscenza di chimica analitica si starà
facendo una grassa risata in questo momento… per i profani delle tecniche
analitiche basterà citare alcuni dei problemi che riguardano l'operazione della
pesata.

Innanzitutto
la precisione, se un corpo pesa 70 kg e vogliamo accertare una variazione di
peso di 21g dobbiamo avere una bilancia il cui errore sia inferiore allo 0.03%,
errore che in genere è raggiunto da bilance di laboratorio che possono pesare
al massimo 100 grammi. Bilance in grado di pesare 70 kg con suddetto errore
sono in possesso della NASA e di pochi altri al mondo, penso.

In parole
povere: se avete una bilancia e vi pesate più volte di seguito noterete che il
valore riportato varia anche di 3 o 4 etti, quello è l'errore della vostra
bilancia.

Ma anche
ammesso (e non concesso) che di suddette bilance ultraprecise ve ne siano in
abbondanza, ragioniamo anche su quello che vuol dire aver stabilito che ogni
uomo perde 21 grammi al momento della 
sua morte: significa aver avuto a disposizione un numero statisticamente
sufficiente di moribondi (diciamo 100 e mi tengo vergognosamente stretto, in un
esame di statistica sarei stato bocciato proponendo tale campione) che sono
disponibili a trapassare verso l'ignoto in una stanza isolata (termicamente e
fisicamente) con umidità controllata e assolutamente soli ed immobili (legati?
paralizzati?) al piano di una bilancia.

Ovviamente
se mai fosse stato effettuato uno studio del genere se ne sarebbe parlato per
anni su tutte le riviste mediche… ma il punto è proprio che uno studio del
genere non è mai stato fatto.

Quindi la
perdita di peso di 21 grammi è una leggenda urbana che si protrae, grazie
all'ignoranza di alcuni giornalisti anche in questi giorni.

Questo
ovviamente non c'entra niente con il favoloso film di Inarritu, che parla della
perdita dei 21 grammi una sola volta, nel finale, e lo fa dicendo più o meno
così: "… si dice che al momento della morte perdiamo 21 grammi di peso.
E' forse quello il peso della vita? cosa perdiamo con la morte? cosa
guadagniamo con la vita?"

Punto.

Nessun
riferimento all'anima, nessun riferimento al peso portato dai sopravvissuti
(sic). Del resto Inarritu si preoccupa molto di più nell'evidenziare l'ipocrisia
del prete cattolico che prima istruisce gli adepti sul fatto che dio "è
cosi onnipotente da sapere anche se ti si muove un capello in testa" e poi
invece dice che non c'entra quando ti succedono le disgrazie…

E' un film
bellissimo che consiglio a tutti di vedere, anche a quegli ipocriti del
vaticano, che ben si sono guardati dall'intervenire dicendo "ricordiamo
che l'anima è immateriale", finché la cosa porta acqua al loro mulino
bene.. poi pronti a scaricarlo quando verrà smentito.

Concludendo,
mi domandavo, quanto peserà il cervello di un giornalista ignorante? mah…
credo 21 grammi più o meno.

21 grammi di Alejandro González Iñárritu

14 Marzo 2005   |   articoli   |   Tags: