ZERO di Giulietto Chiesa e altri

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Era il lontano 2002 quando in una libreria fui attratto da un libro edito dalla Fandango intitolato "La grande menzogna – nessun aereo è mai caduto sul pentagono" di Thierry Meyssan.


Comprato quasi per sfida, mi sconvolse a tal punto che per lungo tempo
non riuscivo a parlare di altro, sfidando occhiate dubbiose e risate
denigranti…."Ma che dici? Ma sei pazzo? È una bufala, non hai letto
il sito di Attivissimo?" (sic)

Oggi dopo cinque anni, la bufala si è allargata ed ingigantita
coinvolgendo sempre più persone e cominciando a costituire un vero e
proprio caso che coinvolge, oltre al pentagono, anche la strana caduta
delle torri gemelle.

ZERO è un libro curato da Giulietto Chiesa ed anche un film con le voci
narranti di Dario Fo e Lella Costa, che evidentemente non hanno mai
letto il sito di Attivissimo (sic).

Il libro, oltre al già citato Chiesa, consta di una raccolta di saggi
di Gore Vidal, Gianni Vattimo e Lidia Ravera fra i tanti altri e
raccoglie tante voci critiche che nel corso di quest'anni si sono
levate contro la "Versione Ufficiale" sull'11/9 e sulla totale mancanza
di criticità da parte dei mass media ufficiali di fronte al
pressappochismo e agli incredibili buchi di questa.

In fin dei conti per parlare di questo libro si potrebbe compilare una lunghissima lista di "lo sapevate che…", ad esempio:

Lo sapevate che sono sopravvissute alcune persone che si trovavano ai
piani superiori di quello dell'impatto del boeing scendendo per le
scale delle torri gemelle e quindi attraversando una zona che secondo
la versione ufficiale stava superando la temperatura di 1000°C e
sciogliere così i piloni di acciaio delle torri?

Lo sapevate che: molti fisici, ingegneri, scienziati in genere
avrebbero voluto esaminare con estrema accuratezza i resti metallici
dei piloni del WTC ma questi sono stati immediatamente smaltiti a
pochissimo tempo di distanza dell'evento rendendo impossibile qualunque
esame successivo a quelli (frettolosi) dell'esercito?

Lo sapevate che ci sono filmati sequestrati e secretati dalla CIA di
telecamere poste di fronte al pentagono che hanno senz'altro ripreso
tutto quello che è successo ma di cui non possiamo avere conoscenza
"per non aiutare i terroristi"? (a far che? Non l'hanno già compiuto
l'attentato?)

Però in fin dei conti quello che resta alla fine della lettura di questo libro è altro.

È qualcosa di molto diverso che è definibile solo come senso di completa impotenza.

Impotenza di fronte allo strapotere mediatico che rende impossibile
qualunque discussione sui fatti che non rientri nei canoni stabiliti.
Una volta c'era il giornalismo d'inchiesta che faceva domande scomode,
che andava a cercare le notizie e le portava all'attenzione della
gente… oggi ci sono rimasti pochissime persone che fanno questo
lavoro e che per giunta vengono fatte passare per pazzi visionari o
complottisti. (Complottista è chi il complotto fa).

Ma la sensazione peggiore non è quella di impotenza… è la
consapevolezza che se anche domani si riuscisse a dimostrare che ciò
che queste tesi "complottiste" sostengono fosse la verità… beh, non
cambierebbe niente. La gente è cosi lontana dalle notizie che neanche
la percepirebbero ne tanto meno comprenderebbero il significato della
questione.

Del resto è cambiato niente quando si è definitivamente dimostrato che
Ostwald non può aver ucciso John F. Keennedy? È cambiato qualcosa
quando si è definitivamente dimostrato che Saddam Hussein non aveva
neanche l'idea di cosa fosse un arma di distruzione di massa?

"ZERO demolisce la versione ufficiale, rendendola una favola per gonzi"
recitava la recensione de "la Repubblica" del giornalista che ha visto
il film alla festa del cinema di Roma, eppure ancora non se ne parla.
Tranne che sul sito antibufale di Attivissimo (sic).

21 Dicembre 2007   |   articoli   |   Tags: