Talebani italiani…

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… ovvero la fecondazione "clericalmente" assistita.


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In un momento in cui la grande civiltà democratica, comune a tutto il mondo libero occidentale è esportata a forza di bombardamenti umanitari in tutti gli stati dell'altro mondo, quelli che, poveretti, hanno la sfortuna di essere governati da dittatori o da oligarchie religioso-fondamentaliste; l'Italia si assume l'improbo compito di essere l'anello di congiunzione fra i due mondi.

L'eroico parlamento italiano, grazie ad un voto trasversale, riesce a dimostrare al mondo intero che è possibile, anche in un paese "libero" occidentale, promulgare leggi oscurantiste alla faccia di ogni progresso scientifico, di ogni emancipazione femminile, di ogni illuminismo che c'è stato in questi ultimi mille anni.

Dal 10 Marzo del 2004, la fecondazione artificiale, in Italia, è regolamentata dalla legge 40/2004 ovvero "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita".

Finalmente, nel paese che ha visto dare alla luce eresie come la legalizzazione dell'aborto, del divorzio, gli aiuti alle coppie di fatto, le scuole laiche (che tali non sono mai state, ma questo è un altro discorso), la separazione fra il potere politico ed il potere religioso; finalmente dicevo, torna il medioevo.

Da tale data il popolo italiano è diviso in due: da una parte ci sono quelli che hanno soldi sufficienti per andare all'estero in un paese civile per risolvere con la scienza i difetti che la natura trasmette ad alcuni individui (magari facendo anche gestacci non consoni al momento del passaggio del confine), dall'altra chi è costretto, a causa della sua indigenza, a tenersi i difetti e rinunciare per sempre ad avere un figlio.

Esiste poi anche un altra divisione all'interno della casta "sfigata", ovvero ci sono quelli che accetteranno con cristiana (termine assolutamente consono) rassegnazione la loro condizione di essere inferiore senza prole, e quelli che, a causa o del  loro masochismo o della loro anima ribelle e dannata, cercheranno comunque di correggere questi difetti sottoponendosi ad un'infinita serie di torture psicologiche, fisiche e morali ed entreranno nel purgatorio della clinica italiana.

Cercando di lasciare da parte l'ironia (a giudicare dalle leggi promulgate in questo stato qualcuno potrebbe non averla percepita), vediamo alcuni degli aspetti più significativi della legge cercando magari di capire se c'è una ragione per cui il  parlamento italiano ha scelto di cadere cosi in basso.

Leggendo il nome assegnatole si capisce perfettamente che chi se n'è occupato non ha la minima idea di cosa sia l'argomento in oggetto, si parla infatti di "norme in materia di procreazione medicalmente assistita" e non di fecondazione; basta guardare il vocabolario Zanichelli per vedere che procreare significa generare, partorire.

Allora, stiamo forse parlando del parto? O stiamo parlando della fecondazione dell'ovulo femminile grazie allo spermatozoo maschile? Intendiamoci… posso anche capire che qualcuno, pur avendo una certa età e pur avendone viste di cotte e di crude avendo frequentato i palazzi del potere, abbia ancora retaggi dell'educazione cattolica ed il vivo ricordo della suora che gli bacchettava le mani se provava a dir qualcosa riguardante l'atto dell'accoppiamento fra uomo e donna…. ma che allora questo qualcuno abbia il buon senso di non occuparsi di cose che non sa!

E siamo solo al nome della legge… cominciamo bene!

Doveroso quindi notare che, incredibilmente, questa legge non prevede il ricorso alla fecondazione assistita per evitare la trasmissione di malattie genetiche dai genitori ai figli, evidentemente questi "signori" (virgolette più che necessarie) hanno deciso che fra i diritti del nascituro non c'è quello di nascere sano, o forse hanno stabilito che è più forte il diritto della malattia genetica di propagarsi secondo la nota morale medioevale "se l'uomo fosse stato creato per volare dio gli avrebbe dato le ali".

E ancora… una volta che moglie e marito (rigorosamente sposati, non sia mai che il nascituro debba avere l'orrenda prospettiva di passare la vita con un coppia di fatto), hanno resistito a tutte le violenze psicologiche del consultorio medico che ha il compito di ricordargli i metodi alternativi alla fecondazione assistita e che i figli si possono anche adottare invece che pretendere di farli contro natura (chissà se gli ricordano anche le lungaggini della procedura italiana per l'adozione…),  firmano la richiesta di entrare nel programma e quindi generano gli embrioni da impiantare, possono si essere informati dietro richiesta sulla salute di questi, ma a tal punto la donna non può più rifiutare di farseli impiantare nel suo utero. Neanche di fronte alla presenza in tali embrioni di malattie genetiche. Non so voi come chiamereste questa cosa, io la chiamo stupro.

Ancora.

In Italia d'ora in poi la fecondazione eterologa è illegale. Ovvero se per qualunque motivo le cellule del partner si rivelano inefficaci, oppure se il partner sa di avere una malattia trasmissibile alla progenie non si può ricorrere a nessun tipo di donazione di gameti da altri individui. Il motivo di questo divieto? non pervenuto.. forse, bontà loro, la maggioranza dei nostri deputati e senatori ritiene che il farsi impiantare un gamete di un individuo che non sia il marito è comunque un tradimento… e si sa che fra uomini d'onore queste cose sono imperdonabili.

Tralasciando numerosi aspetti minori, arriviamo al capolavoro dell'etica e della morale contenuto in questa legge; ovvero l'introduzione nella morale del concetto di modica quantità!

Difatti gli "onorevoli" hanno stabilito che l'impianto di embrioni nell'utero femminile in modo diverso da quello della conoscenza biblica è morale ed etico se ne vengono impiantati da uno a tre, mentre è immorale e disgustosamente contrario all'etica se ne vengono impiantati quattro (o più).

Perché questi "onorevoli" hanno stabilito che un comportamento è immorale se fatto quattro volte e morale se fatto tre? Io sinceramente non sono neanche in grado di immaginarla una risposta, lascio volentieri l'entrata nei meandri oscuri e contorti della mente umana ad un buon psichiatra.

Quello che conta però è che questa limitazione decima le possibilità di successo; quindi la nostra coppia dopo aver subito tutte le torture fisiche necessarie a predisporre la donna alla fecondazione, si ritroverà con ottime probabilità senza figli e con molto tempo in meno.

Tutto questo evidenzia come, di fatto, la fecondazione assistita è stata cancellata dal nostro paese, tutti i medici degni di tal nome sconsiglieranno vivamente le coppie di sottoporsi a tale percorso, e le inviteranno ad andarsene in stati più civili che non hanno la sfortuna di avere il vaticano in casa.

Di sicuro il mio parere può non contare niente, ma dato che la stragrande maggioranza della comunità scientifica e medica ha condannato senza appello questa legge viene da chiedersi perché il parlamento italiano e le alte gerarchie vaticane hanno imposto questa violenza al nostro codice.

Ma non è necessario cercare a lungo, basta leggere l'Articolo 1 della legge stessa: al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito.

Compreso il concepito.

Ecco uno dei veri motivi per cui questa legge è stata fatta, ovvero introdurre i diritti del feto nel codice legislativo italiano.

Questa legge è il punto di partenza per attaccarne un'altra, quella che è scaturita da uno dei rari momenti in cui nel nostro paese l'illuminismo ha trionfato sull'oscurantismo, la promulgazione della legge sull'aborto grazie alla vittoria riportata nel referendum.

14 Marzo 2005   |   articoli   |   Tags: