Sui Sindonologi o sull’assenza di un lavoro serio.

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Il caso di Roberto De Mattei, vicepresidente del CNR nonché uno degli ultimi difensori del creazionismo puro, che pur di difendere la parola di dio tout court si fa tirare le orecchie dall'Avvenire, è di certo eclatante ma non è l'unico esempio di individui esterni al clero cattolico, che pur di accattivarsene le simpatie non esitano a prendere posizioni che non sono più sostenibili neanche dentro la Chiesa stessa.

Ricorre in questi giorni infatti l'anniversario del secondo grande tentativo, fatto come consuetudine a mass media unificati, di invalidare, smentire o comunque mettere in dubbio l'attendibilità degli esami dell'isotopo C14 che nel 1988 hanno definitivamente stabilito che la Sacra Sindone spesso ostentata a Torino non è nient'altro che un falso medievale.

Per rinfrescar la memoria a chi volutamente si dimentica di certi misfatti ricordiamo che il 26 Gennaio 2008 fu annunciato in pompa magna che il direttore del laboratorio del Radiocarbonio di Oxford, uno dei tre insieme a quelli di Tucson e Zurigo che datò il lenzuolo come risalente al 1300, C.B. Ramsey sosteneva che probabilmente era da correggere quella datazione spostandola all'indietro.

L'articolo originale pubblicato dalla Stampa e ancora disponibile on line, fu ripreso con enfasi da tutti i mass media italici, i Telegiornali si precipitarono a dar la notizia che la Sacra Sindone era autentica e fu organizzata sul tema l'immancabile puntata di Porta a Porta.

Poco conta che già dal giorno dopo era disponibile la furiosa smentita del Prof. Ramsey, che diceva testualmente che riteneva assolutamente improbabile che fosse sbagliata la datazione del lenzuolo torinese. Si sa, quando si mette in moto la macchina del fanatismo religioso è difficile da fermare.

Ma cos'era successo?

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12 Gennaio 2010   |   articoli   |   Tags: