Scherzi col fuoco, Joe!

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Giuro che se rinasco faccio il Papa. O quantomeno il teologo, se non mi
riuscisse – com' è prevedibile- un ‘colpaccio' come quello. Ricerche
approfondite, analisi rigorose, estenuanti soppesamenti del pro e del
contro, orgoglio per la propria onestà intellettuale … basta! Mi
accorgo che è molto più pagante (anche se non so quanto appagante)
tirare giù la prima gratuità che frulla per il capo, pronunciata però
col tono giusto e con l' abito adatto, per darle solennità e parvenza
di provenire da chi sa quale profondità. Ma finchè sono in questa
dimensione, credo che il ‘virus' non possa vincerla e che dovrò
continuare a condurmi così come sono abituato. Ma chi è stato a
sconvolgere ‘sì brutalmente le mie granitiche convinzioni? Ma
giustappunto lui! … il prof. Joe Ratzinger, detto ‘il Papa'.


Avete visto che sconquasso?! Beh, c' era da aspettarselo, prima o poi … ma non è di questo che voglio parlare; non foss' altro perché mentre scrivo la situazione è ancora fluida e tutt' altro che definita. Voleva offendere l' islam? Non lo voleva? Chi lo sa e chi se ne frega; e comunque per me vale sempre l' antico motto, creato al momento: "cretino chi offende, ma anche chi reagisce da scemo", e per evitare da subito il pericolo dell' insorgere di qualsiasi idea strana, dichiaro solennemente che io, laico ed irriducibile di sinistra, diversamente da vari, enigmatici esponenti della mia parte, non nutro alcuna simpatia nei confronti dell' islam (fondamentalismo o no, terrorismo o no, e via dicendo); una dottrina che è la negazione perfetta di qualsivoglia concepibile civiltà laica. (N.B. Il ‘fuoco' con cui Joe scherza, che cito nel titolo in stile western, non è affatto la suscettibilità islamica, come si potrebbe banalmente intendere sulla base del cataclisma prodotto dai suoi atti subdolamente malintesi – forse – , bensì la pazienza della Ragione). Il fatto è che tutto il trambusto di cui sopra è stato tale da oscurare completamente tutte le altre perle di saggezza che Joe ha sparso a piene mani a Monaco, a Regensburg e in tutti gli altri luoghi visitati nella sua allegra rimpatriata; e si tratta di cose di gravità ben maggiore che citare un oscuro imperatore bizantino (Manuele II Paleologo) che non apprezzava Maometto. Vediamone i capi, secondo me, principali. VIULEEENZA! Parola di Joe: "La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell' anima. Dio non si compiace del sangue …". Davvero? Beh, si vada a rileggere Deuteronomio 7. E (ri)leggetevelo anche voi! La conseguenza di quella sua espressione è che: "Per convincere un' anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte". Mi piacerebbe sapere come ha reagito il suo corifèo ‘laico' Giuliano Ferrara nel sentirgli pronunciare un obbrobrio simile! DUE+DUE? SETTETE! Joe dixit: "Fin dall' illuminismo almeno una parte della scienza s' impegna con solerzia a cercare una spiegazione dl mondo in cui Dio diventi superfluo e inutile anche per la nostra vita. Ma ogni qualvolta poteva sembrare che ci fosse quasi riuscita, sempre di nuovo appariva evidente: i conti non tornano. I conti sull' uomo senza Dio, non tornano, e i conti sul mondo, su tutto il vasto universo, senza Lui non tornano". Ecco un bell' esempio di rovesciamento-ribaltamento della realtà. Su due assi contemporaneamente è da fuoriclasse.
L' ultimo passaggio del papal pensiero dovrebbe essere invece così ridispiegato: "I conti dell' uomo su dio non tornano, ed i conti sul mondo tornano man mano che Lui si eclissa". Per andare al concreto: (1) La psicologia ha da tempo determinato che il training tipicamente cristiano: tentazione diabolica-peccato-colpa-punizione-redenzione-vicinanza di dio, non è per nulla connaturato nella mente dell' uomo, e che la religione strumentalizza, senza la consapevolezza dell' individuo, le figure genitoriali introiettate durante l' età evolutiva. (2) La fisica classica(Galileo, Newton) introdusse i principi di automovimento ed autodeterminazione della materia (basta dire: principio d' inerzia); principi poi enfatizzati e confermati dalla relatività (Einstein), quindi: nessun ‘motore primo' e nessuna creazione. (3) La meccanica quantistica ci insegna che dio dovrebbe – semmai – assomigliare molto di più alle divinità indù Shiva ed Indra, che al dio ebraico-cristiano (e islamico). E per ora basta così. NO LOGOS. Sulla falsariga della disastrata enciclica ‘Fides et ratio', firmata (non scritta!) dal suo predecessore, Ratzinger ci mette in guardia sui pericoli dell' uso della ragione senza la fede. Dalle sue parole si evince che esso sarebbe, già di per sé, positivismo, relativismo, utilitarismo, e quanto di peggio si possa nominare. Non è vero. Questo aut aut papale è una tipica contrapposizione di comodo, tanto cara a politicanti, dittatori e … papi. Ci sono dottrine non fideiste che non per questo ‘si abbrutiscono'; molte di più di quante lui pensi. Scaltro o stitico? Forse entrambe le cose. Bisogna riconoscere però che egli non si limita a sterili critiche. No! Ci indica anche una via d' uscita. Dopo aver denunziato lo scandalo della disellenizzazione del pensiero cristiano, iniziata a partire dal tardo Medio Evo, ci ricorda dottamente che: "Giovanni ha iniziato il prologo del suo vangelo con le parole "In principio era il logos". Logos significa insieme ragione e parola una ragione che è creatrice e capace di comunicarsi ma, appunto, come ragione". E conclude con un appello a recuperare un' idea sana di ‘ragione': "non quella che esclude la fede dal proprio orizzonte ma che include un interrogativo che la trascende" (se volesse spiegarsi meglio … magari con un disegnino! …). Se non che Joe omette proprio il significato più profondo di logos, che è il lasciar parlare le cose senza imporre loro un senso estraneo, ma lasciando che esse, manifestandosi, si impongano. Esso non ammette di essere forzato in nessun modo. Se lo si vuol pilotare con la ‘fede', addio logos! Lo scandalo vero è in realtà un po' più antico rispetto a quello da lui indicato, e consiste nell' appropriazione indebita della filosofia greca da parte del cristianesimo; argomento da me già trattato (v. articolo "Lo scippo", C.L. Vol I). Questi (Joe & C.) sono dei virtuosi nel buttarsi in avanti per non cadere all' indietro. Furbi come volpi. E' certo che a costoro del progresso e delle vicissitudini del pensiero umano, non frega nulla; ed è chiaro quale concezione abbiano della filosofia: uno strumento al servizio del loro utile. Il recupero della filosofia greca serve solo a riaffermare le cosiddette ‘radici greco-cristiane dell' Europa' (la più grande ibridazione di tutti i tempi), una esigenza squisitamente politico-demagogica, e perciò del tutto extra-filosofica. Proprio come duemila o giù di lì anni fa. Superfluo aggiungere che tutto ciò significa fornire alla filosofia, e proprio a quella greca antica in particolare, il peggior servizio possibile. La più bella obiezione a questi volponi, al loro callido egizianesimo, è probabilmente la risposta che Galileo diede a quegli aristotelici che lo accusavano di eresia: "Se Aristotele potesse tornare qui, verrebbe a parlare con me, non con voi!". (Si sente spesso dire che noi italiani, fin dai tempi di Giulio Cesare, almeno, subiamo ininterrottamente il fascino dell' antico Egitto. E' verissimo. Tanto che ce ne siamo fatto un duplicato in casa: la Chiesa cattolica.) CHI MINACCIA CHI. Dove però l' improntitudine di Joe raggiunge il diapason, e dove è necessario soffermarsi più ponderosamente, è nella sua analisi (si fa per dire) dei conflitti nel mondo odierno. Ecco il suo pensiero. "La vera minaccia per la loro (dei popoli non cristiani. ndr) identità non viene vista nella fede cristiana, ma nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro come un diritto di libertà ed eleva l' utilità a supremo criterio morale per i futuri successi della ricerca. L' Islam, così come le popolazioni dell' Africa e dell' Asia, si spaventano di fronte ad un Occidente che esclude totalmente Dio dalla visione dell' uomo". Ah, così a far paura ad islamici ed altri popoli … sarei io! E quei quattro scalzacani dei miei compagni di strada. Parlando seriamente, ognuno può constatare che, terminata finalmente l' ‘epopea' del colonialismo europeo – gli strascichi del quale continuano comunque a far danni, nonostante Carlo Panella – l' unica aggressione ‘attiva' a cui è soggetto il mondo non occidentale; e quello islamico in particolare, è quella che proviene da alcune amministrazioni U.S.A., tra cui, e con sfrontatezza senza precedenti, quella attuale. Aggressione catalizzata e giustificata dall' ampiamente previsto atto terroristico dell' 11set01. Cercare di capire qual è l' orientamento dottrinale, ideologico di G. W. Bush & C., e delle forze sociali che quest' amministrazione sorreggono e soprattutto condizionano, è un' istanza che si impone assolutamente.
E' noto che l' entourage del ‘reborned christian' (cristiano rinato) G.W. è costituito da una manica di fondamentalisti biblici, convinti dell' infallibilità delle s. scritture e dell' ineluttabilità , in particolare, delle profezie apocalittiche (v. articolo "Apocalypse Bozzo", C.L. Vol. III), e pronti a metterle in atto loro, visto che il pateterno pare non si decida a movisi. Pochi invece sanno che questa classe politica mira alla demolizione della tradizionale democrazia statunitense ed all' istaurazione di una sorta di società teocratica. Per questo consiglio la lettura del saggio di Paul Krugman "La deriva americana", ed. Laterza.. (La buona notizia di questi giorni è che, a causa delle conseguenze della scellerata missione in Iraq, Bush sia in caduta libera nei consensi e che il Partito Democratico stia volando. Speriamo bene!). Ma forse ancora più fanatici di questi , ci sono coloro che indirizzano e manovrano (molti di essi sono potenti ed ascoltatissimi telepredicatori) il principale blocco di riferimento del Partito repubblicano: quello dei cristiani evangelici. Vediamo chi sono i principali di loro e come … ragionano. Ted Haggard, presidente di ‘National association of evangelical' . Telepredicatore ed intimo di G. W. : "Gesù ha detto: "Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno entra nel regno dei cieli se non per mezzo mio", ed io lo credo profondamente. La bibbia dice: "Ogni scrittura proviene da dio" e quindi io no ho alcun dubbio sulle scritture"(*). Come dire: "La bibbia è la parola di dio perché … lo dice la bibbia!". Reverendo Creflo Dollar, fondatore del ‘World changers ministries' : "Se non è nella bibbia, allora non ne voglio parlare; se non è la voce di dio, non ne voglio parlare. La bibbia diventa l' autorità finale: è il posto in cui tutti i nostri discorsi hanno luogo. La uso come il luogo della verità"(*). Si commenta da sé. Pat Robertson: fondatore della "The christian broadcasting network", potentissima emittente che raggiunge anche ogni più sperduto angolo degli States. Candidato alla presidenza nel 1988 : "Bush condivide i miei stessi valori, quegli stessi che anch' io misi in campo quando tentai di diventare presidente nel 1988, per questo mi trovo confortato dalla sua politica. Senza dubbio oggi l' America è spaccata a metà, tra chi promuove i valori della bibbia e chi no. Lo abbiamo visto nelle elezioni: chi va in chiesa vota repubblicano, chi non va in chiesa vota democratico. C' è una battaglia tra i valori di Hollywood o di New York e quelli del centro, del cuore dell' America, quella che noi chiamiamo "The heart land" (‘La terra del cuore' ndr). Non conosco uomini politici che non professino una loro fede. In America oggi non sarebbero eletti. Non me ne viene in mente nessuno! Ognuno deve rendere conto all' elettore della propria vita religiosa, se desidera essere eletto. Sono tutti credenti in dio e nei valori giudaico-cristiani"(*). Ecco le loro intenzioni nei confronti del resto del mondo. T. H. : "Nella Genesi è detto chiaramente ad Abramo: "I tuoi discendenti, i tuoi semi, sono una benedizione per tutta l' umanità". E' di qui che deriva il dovere dei cristiani di migliorare la vita anche degli islamici, dei buddisti, degli ebrei, di chiunque.( … ) Quando vediamo dittatori senza scrupoli opprimere un popolo, dobbiamo opporci ed usare tutta la forza a nostra disposizione per abbatterli. Perché questo ci insegna Gesù. La guerra non sempre è un male. Si pensi alla II guerra mondiale. L' Europa non sarebbe quella di oggi. Chi ha la forza , deve usarla. Esiste la guerra giusta"(*). P. R. : "Io credo che dobbiamo guidare le altre nazioni. Siamo la potenza militare ed economica del mondo e il resto del pianeta guarda a noi per la leadership. Se il mondo ci da il ruolo di poliziotti, noi dobbiamo prendercelo. Dobbiamo portarne il peso"(*). Ecco le loro basi teoriche. Molti di questi aderiscono alle predicazioni di John Darby, un pastore inglese del XIX secolo, secondo il quale la fine del mondo sarà preceduta da alcuni eventi premonitori: la guerra, la comparsa di un nuovo ordine mondiale ed il ritorno degli ebrei nella Terra Promessa. Durante il ‘rapimento' i veri credenti raggiungeranno Cristo nei cieli, la tribolazione segnerà l' arrivo dell' Anticristo che dominerà per sette anni (" Dall' epoca di Saladino a quella di Saddam Hussein, i cristiani fondamentalisti hanno sempre visto un capo islamico come un possibile Anticristo, o quantomeno come un loro persecutore"(**).), dopodiché Cristo ed i suoi santi (nei quali essi vogliono vedere Bush ed i suoi collaboratori) lo sconfiggeranno nella finale battaglia di Armagedòn ed istaureranno il regno di dio che durerà mille anni. Il citato P. Robertson e molti collaboratori di Bush sono tra questi. Ecco, infine , la loro concezione della società e dello stato. A conferma che P. Krugman non s' inventa le cose. Pastore Brian Abshire (Higland performer presbiterian Church): "Chi definisce il bene e il male? L' uomo di potere? La maggioranza elettorale? Il singolo individuo? Per noi il bene e il male sono definiti da dio, ed è questo che deve informare le leggi, le politiche sociali ed economiche; persino quanti soldi ti levano con le tasse, perché la bibbia spiega anche questo. Dio è colui che determina il bene ed il male"(*). Del resto, lo stesso Bush, nella sua polemica contro i giudici democratici (i maligni potrebbero scorgere delle analogie con qualche altro mandato- dal- Signore più vicino a noi) ebbe modo di affermare: "Abbiamo bisogno di giudici di buon senso, che capiscano che i nostri diritti derivano da dio. Questi sono i giudici che io voglio in aula"(**). Occorre a questo punto un' analisi comparata della situazione attuale, e per questo passo la parola alla super-esperta in religioni prof.ssa Karen Armstrong: "In Occidente, associamo la politica al ‘governo del popolo, per il popolo, attraverso il popolo'; nel mondo islamico, invece, non è il popolo, ma Dio a legittimare un governo. L' idea che possa essere il popolo , e non Dio, a fondare la legittimità di un governo è considerata dalla maggioranza dei musulmani una bestemmia, una sorta di diretta ‘usurpazione della sovranità di Dio'. (‘Islam. A Short History')". Sorpresa! Penso che molti non se l' aspettavano. Eppure non è difficile scorgere i numerosi punti di identità che permettono di collocare nello stesso gruppo (in senso matematico) l' islam e le sètte evangeliche statunitensi. Il grande filosofo Eraclito parlerebbe di enantiodromia. Informarsi! Ecco pertanto quali sono le due ganasce che costituiscono la morsa che oggi stritola il mondo. Si tratta di due fondamentalismi religiosi contrapposti; entrambi super-timorati di dio ed iperreattivi nei confronti del ‘dileggio del sacro'. Siamo convinti, Joe, che in fondo devi essere una pasta d' uomo, che potresti essere anche simpatico, con tuo acento cermanico, e tutti ammiriamo i tuoi cappellini nuovi; ma perché ti ostini a volerci prendere a tutti costi per fessi? Confesso (il ‘virus' comincia comunque a fare effetto, eh!) tuttavia, che su un punto mi sento di convergere su quanto detto da Joe in diebus illis (trad. : in quei giorni) ("nel giorno del busillis" tradusse quel pretino, decisamente un po' ‘duro', che si chiese poi per tutta la vita cosa diavolo volesse dire ‘busillis', e non capì mai che nel suo libro c' era un errore di stampa: "in die busillis". Da cui ‘busillis' nel senso di difficoltà insormontabile), ed è questo: "si dovrebbe insegnare nelle scuole (parrocchie e mass-media non bastano! ndr) chi era Gesù Cristo". Perfetto! Tutto sta a mettersi d' accordo. Chi era?!
 
 (*) ‘Crociati d' America' – Effetto reale, La7.
 (**) ‘Il fattore Gesù' – La storia siamo noi, RAI3.

22 Maggio 2008   |   articoli   |   Tags: