QUELLI CHE.. IO TREMO

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 Le hanno gridato “skiksa!”, che può essere tradotto blandamente con ‘donna di facile amore’, poi l’hanno estratta dalla sua auto con la quale tentava di fuggire-non senza bucare le ruote e fracassare i finestrini-col chiaro intento di linciarla. Fra l’indifferenza generale.  Natali Mashiah (curiosità:  Messia!), 27 anni, venditrice di spazi pubblicitari, se l’è cavata per un soffio.  La sua colpa? Essere uscita di casa vestita con pantaloni, maglione e giacca. Un abbigliamento indecente, come ognuno può capire.  Gli autori dell’eroico gesto:  un gruppo di circa 50(cinquanta!) ebrei ultraortodossi della comunità degli HAREDIM.  Dopo mezz’ora di lapidazione arriva la polizia-nonostante tutto Natali era riuscita ad avvisarla col cellulare-che arresta tre degli aggressori. Rilasciati dopo due giorni.  Il fatto è accaduto(gen. 2012) a Beit Shemesh, a 20 km. da Gerusalemme (85mila abitanti. Nemmeno un palestinese), la città a più alta concentrazione di haredim, cioè ‘coloro che tremano davanti alla parola di Dio’:  così si definiscono(v. titolo).  Chiamati anche ‘cappotti neri’ con riferimento al loro abbigliamento, completato da pantaloni neri, lobbia (nera) oppure colbacco sovradimensionato (nero).  Poi ci sono le graziose treccine devozionali (cernecchi).  Essi non si dedicano ad altro che non sia lo studio e la pratica dei Sacri Testi (Torah, Talmud), disdegnano tanto la cultura scientifica quanto quella umanistica, sì che qualcuno ormai li chiama anche, a ragione: ‘i Talebani di Israele’.  Come per questi, anche per loro la sessuofobia ed il disprezzo della donna regnano sovrani.  Le donne haredim possono andare in giro solo se incappucciate in un abito del tutto simile al niqab islamico, i posti in autobus di uomini e donne sono rigorosamente separati, ed altre amenità, come.. udite!  Alle ragazzine è proibito cantare in pubblico perché le loro voci sono considerate.. ORGANI SESSUALI!  Il parossismo sessuofobico è tale da creare imbarazzo e dissidi all’interno della stessa comunità, come quando-questa non volevo farvela perdere..-un gruppo di rabbini ha elaborato 39(trentanove!) regole per non peccare quando si è in intimità con la propria moglie. Eccone alcune. Vietato baciare il corpo della donna, camera da letto completamente oscurata, coppia coperta dalla testa ai piedi. Questo sì che è.. delirio dei sensi! Al che c’è stata la reazione di un autorevole rabbino, Stapler, che ha dichiarato non essere graditi a dio quegli uomini che non cercano di soddisfare sessualmente la propria moglie.  Ma al di là degli aspetti folcloristici, il lato inquietante della vicenda haredim è che essi stanno acquistando sempre più peso nella società israeliana. Se oggi costituiscono il 10% della popolazione, è prevedibile che a causa della loro prodigiosa fertilità (6-10 figli per coppia è la norma) raddoppieranno in capo a vent’anni.  Non c’è bisogno di spiegare quali esiti possa avere ciò nella questione palestinese se si considera che anche la popolazione arabo-israeliana di fede islamica è in costante aumento. Ma gli haredim sono un problema anche all’interno della stessa Israele ebraica. Essi considerano lo stesso Stato di Israele.. un’ERESIA! Perché?! Ma perché si è costituito.. ‘prima della venuta del Messia!’. Che domande! Concetto non condiviso da un altro gruppo ultrareligioso, i DATIIM(già vicinissimi alle leve del potere) , che però sono d’accordissimo con quelli sull’odio verso l’Israele laico e democratico.  Cosa potrà accadere in futuro nel punto più caldo del mondo grazie a questi ‘uomini di buona volontà’, e come si ripercuoterà a livello globale, ci costringe a concordare con gli haredim almeno su un punto. La tremarella.   Ma basta coi mugugni!  Nessuna cosa è mai del tutto negativa e tale da non poter essere fonte d’insegnamento. Anche haredim e affini.  Costoro ci permettono di renderci conto di quella che è l’essenza delle religioni a base biblica.  Anche di quella cristiana, naturalmente, la quale se oggi non arriva (anche se in alcuni casi sporadici ci torna vicina) a simili parossismi, è solo perché nel corso degli evi, nei paesi da essa.. ‘colonizzati’, per così dire, ad un certo punto si è trovata davanti al ‘duro’;  qualcuno le ha sbattuto finalmente la porta in faccia, o assennato quattro salutari schiaffoni. Ciò le ha permeso anche di atteggiarsi a ruolo di vittima: cosa molto gradita.  C’è di più.  Comprendere le ‘ragioni’ di haredim e affini e di come tutto questo possa essere stato perpetuato negli evi, permette di rivelare l’origine e anche la occulta funzione storica di quel fenomeno antropologico che va sotto il nome di CRISTIANESIMO.  Qualche maligno dice:  ZOOLOGICO, ma non fateci caso, a volte esagero.. hops!.. esagerano.  Si deve per questo reinterpretare l’azione del vero autore della dottrina, il dott. Saulo di Tarso, in arte san Paolo, ed il senso di quella sua stramba, improbabile ‘conversione’ che lo colse mentre percorreva la via che lo menava a Damasco.  Per qualche distratto in ascolto, ricordo che costui, strenuo sostenitore e difensore dell’ortodossia ebraica, si era sobbarcato l’onere di eliminare con ogni mezzo l’eresia predicata da tal Yehoshua ben Joseph (Giosuè figlio di Giuseppe. Il nome ‘Gesù’, peraltro inesistente, deriva da un errore di traslitterazione dall’aramaico al greco) che stava facendo sempre più proseliti.  Orbene, preso atto che la violenta persecuzione anticristiana che stava operando non sortiva gli effetti desiderati, che anzi, spesso erano quelli opposti, decise di giocare d’astuzia.  Modificò il vecchio detto ‘se non li puoi battere, fatteli amici’ in ‘se li vuoi battere, fingiti loro amico’.  Non solo si fece cristiano, ma cercò di prendere le redini del movimento, ponendosi in asperrimo conflitto col buon Simon Pietro (poi san Pietro).  La sua spericolata manovra fu articolata in due fasi, gli effetti della seconda a rafforzare quelli della prima.  È abbastanza ben descritto in ‘Atti degli Apostoli’ il trambusto che egli riuscì a creare, non solo, per ovvi motivi, tra gli ‘ortodossi’(Atti 9-21,22),  ma anche, per motivi altrettanto ovvi, tra i ‘riformati’(Atti 29-26).  Quando poi questo simpaticone dichiarò a questi e quelli che, a causa della loro poca fede, la nuova dottrina doveva essere estesa anche (orrore!) ai non-ebrei (“Era necessario che a voi per i primi si annunziasse la parola di Dio;  ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo ai Gentili”. Atti 13-46), il rigetto della ‘buona novella’ fu pressochè generale.  L’ortodossia era ormai salva, ma quanto fatto non garantiva che simili pericoli non tornassero un giorno ad affacciarsi.  Falsificato tutto quello che c’era da falsificare nel messaggio di Yehoshua, il quale si era trovato lì per, ovviamente, tutt’altri business, Paolo dedicò il resto della sua vita a fondare e indirizzare comunità cristiane, in perenne conflitto con quelle ebraiche, un po’ in tutto il territoro dell’Impero Romano in modo che, ovunque si trovassero, gli ebrei potessero avverirte questa minaccia incombente su di loro e si.. ‘rinserrassero’.    Se qualcuno pensa che io abbia speculato(in senso filosofico) troppo, ecco che chiamo a mio testimone una delle più grandi menti che l’umanità abbia mai avuto.  Si tratta del filosofo Baruck (Benedetto) Spinoza (1632-1677), ebreo d’Olanda, di origini portoghesi, espulso dalla comunità ebraica a causa del suo pensiero non conforme, tramite ‘scomunica maggiore’(herem), condita con le più terribili maledizioni, il quale, pur se dopo il fatto trascorse una vita sufficientemente tranquilla-a parte, una volta, una coltellata di un fanatico che lo prese di striscio-e morì nel suo letto, può essere annoverato tra i martiri della laicità. Ecco cosa scrive nel suo ‘Trattato teologico-politico’.   “Quanto poi al fatto che essi(gli ebrei. ndr.) siano sopravvissuti per tanti anni dispersi senza Stato, ciò non meraviglia affatto, dal momento che si sono separati da tutte le altre nazioni a tal punto da attirare contro di sé l’odio di tutte, e ciò non solo per i riti esterni, contrari a quelli di tutte le altre nazioni, ma anche per il segno della circoncisione, che conservano col massimo scrupolo.  E CHE SIA APPUNTO L’ODIO DELLE NAZIONI A MANTENERE GLI EBREI, CI VIENE INSEGNATO ORMAI DALL’ESPERIENZA.  Quando il re di Spagna costrinse i giudei ad accogliere la religione del suo regno o andare in esilio, la maggior parte di loro accolsero la religione pontificia;  ma siccome coloro che accolsero tale religione si videro concessi tutti i privilegi dei cittadini spagnoli e furono per di più stimati degni di tutte le cariche onorifiche, subito si mescolarono a tal punto con gli spagnoli che poco tempo dopo non rimase di loro alcuna traccia, né alcuna memoria.  Ma esattamente il contrario accadde a quelli che il re del Portogallo costrinse ad accogliere la religione del suo Stato e che continuarono, sebbene convertiti a tale religione, a vivere separati da tutti, proprio perché il re li aveva dichiarati indegni di qualsiasi carica onorifica”.  Questi i fatti e queste son le gloriose ‘radici ebraico-cristiane dell’Europa’;  quelle sane e belle radici di cui il Consiglio Europeo ha deciso di non fare menzione nella Costituzione del Vecchio Continente:  un recentissimo esempio di ‘porta sbattuta loro in faccia’ di cui sopra.  È tuttavia da quello che siamo ancora dominati e condizionati, e da più di 16(sedici!) secoli.  Troppo.  A parer mio.

Alessandro Petrucci

26 Aprile 2012   |   articoli, attualità   |