Quando i costumi sociali vengono scambiati per norme religiose

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Articolo in originale ("Face-Veil: Mistaking Social Customs for Religious Rules")

Le donne saudite sono state oppresse da svariati costumi sociali che sono
stati loro imposti come se fossero delle prescrizioni religiose inviolabili.
L'Islam, evidentemente, non è l'unico fattore che plasma la vita sociale
saudita, come invece molti osservatori esterni o anche alcuni osservatori
all'interno della stessa società saudita sono inclini a ritenere. Essa è molto
legata ai costumi ed alle tradizioni locali.

E' stato anche osservato che tali costumi hanno addirittura
una maggiore presa sui sauditi di quanto non abbiano i valori religiosi,
specialmente nel caso in cui si verifichi qualche conflitto fra le tradizioni
e gli insegnamenti religiosi. Ad esempio, l'Islam non insiste sul fatto che la
donna copra anche il suo volto, se essa già indossa un hijab (il velo che
copre i capelli). Allo stesso tempo, le donne appartenenti a famiglie
conservatrici o tribali nascondono il proprio volto come se stessero
osservando un'indiscutibile norma religiosa. Chiunque osasse sfidare questa
pratica sarebbe punito psicologicamente, ed a volte anche fisicamente. Mentre
la legge islamica permette ad un uomo di guardare una donna quando cerca una
sposa, alcune famiglie saudite negano questo diritto, dando luogo a situazioni
bizzarre, come quella di un uomo che non sa riconoscere la propria promessa
sposa. In alcuni casi estremi, un marito non è mai in grado di identificare la
propria moglie perché alcune tribù non permettono alle donne di togliersi il
loro niqab (il velo che copre il volto) neanche davanti al proprio
marito.
Un altro costume saudita non legato all'Islam è quello
secondo cui le promesse spose chiedono in dote some favolose, soprattutto se
il pretendente appartiene ad una tribù o ad una regione differenti. Lo spirito
regionale e tribale pervade alcuni segmenti della società saudita a tal punto
che l'importante principio islamico, secondo cui il più nobile degli uomini è
il più pio, è molto spesso ignorato. L'attuale società saudita considera la
famiglia, la ricchezza, e la posizione come i parametri per misurare la
nobiltà di un uomo.
Sono stata testimone di come una scomoda pratica sociale,
il velo che copre il volto, può cambiare in un diverso ambiente sociale. Una
donna saudita sposata era solita frequentare alcune classi del college
americano nel quale studiavo. Era completamente velata, compresi il volto, le
mani ed i piedi. Era religiosa e beneducata, ma aveva un aspetto depresso e
triste. Tuttavia, dopo alcune settimane, cominciò a togliersi il velo che le
copriva il volto, ed i guanti, nel momento in cui entrava nel campus del
college. Non si velava fino al momento in cui veniva a prenderla suo marito.
Allora credevo che indossare o non indossare il velo fosse una questione
puramente personale. Tuttavia, osservai un cambiamento molto positivo nel suo
comportamento in classe, con una maggiore partecipazione alle attività
accademiche dopo che si era tolta il velo.
Vorrei sottolineare il significato psicologico del
cambiamento avvenuto in lei, senza criticare una tradizione culturale o una
pratica religiosa.
Un costume sociale perde il suo significato in un'altra
società in cui quel costume viene giudicato attraverso un differente sistema
di valori. Dopotutto, la valutazione di un dato costume da parte della gente è
basata su un sistema di fattori sociali e psicologici che variano da cultura a
cultura. Questa donna si sentiva molto a suo agio quando si copriva il volto
stando in Arabia Saudita. Ma quando si è trasferita in un'altra società,
quella degli Stati Uniti, ha dovuto interagire con persone di valori culturali
e religiosi diversi. In questa nuova società il linguaggio del corpo gioca un
ruolo maggiore nella comunicazione umana. Negli Stati Uniti, così come in
altre società, un uomo o una donna trovano molto difficile comunicare con una
donna se il suo volto è completamente coperto. Ciò naturalmente lascia una
donna velata in uno stato di depressione e di isolamento. La faccenda si
aggrava per una donna saudita laddove le donne musulmane di altri paesi si
mostrano senza il velo che copre il volto. Il risultato inevitabile è che gli
altri etichettano i sauditi come "rigidi", "fondamentalisti", "diversi".
Questa donna saudita può aver sofferto molto stress e molta
tensione frequentando le classi del college, ma non ha osato parlare delle sue
difficoltà col marito. Invece, si toglieva il velo quando il marito era
lontano.
La donna saudita si vela perché ciò è espressione di
modestia e di una condotta dignitosa all'interno della società saudita. Nella
società statunitense lasciare il volto scoperto non è mai considerato un atto
immodesto o indecoroso. Nella cultura americana, indossare una gonna che
scende sotto il ginocchio è considerato per una donna un atto più decoroso
rispetto all'indossare una gonna che si ferma sopra il ginocchio, mentre in
Arabia Saudita coprirsi il volto ed i capelli è considerato un contegno più
decoroso rispetto a quello di coprirsi soltanto i capelli lasciando il volto
scoperto.
La modestia ed il decoro sono termini relativi la cui
definizione varia a seconda della società in cui si vive. Il marito della
donna saudita non ha capito il significato relativo del concetto di modestia e
di decoro e, come molti altri sauditi, ha trapiantato il concetto saudita
negli Stati Uniti, sulla base dell'interpretazione secondo cui il velo che
copre il volto è una prescrizione religiosa inviolabile. L'Islam non è una
religione dai costumi complessi, sebbene alcuni si sforzino di trasformarla in
qualcosa con cui è difficile convivere. Il marito di quella donna non aveva
esitato a radersi la barba quando aveva scoperto che essa era inaccettabile
per alcuni dei suoi insegnanti al college. Ironicamente, in ciò vi è una
contraddizione. Il Profeta – la pace sia su di Lui – raccomandava come gesto
virtuoso quello di portare la barba.
Il marito di quella donna si era sbarazzato della barba al
fine di essere maggiormente accettato a livello sociale, ma non aveva permesso
a sua moglie di togliersi il velo che le copriva il volto, malgrado il fatto
che ciò non avrebbe comportato la violazione di alcuna norma religiosa.
Ciò accade spesso in molti luoghi lontani dai vigili
sguardi della famiglia o della tribù. Le donne saudite si tolgono il velo che
copre il volto perché sono pienamente consapevoli del fatto che esso è
soltanto una pratica culturale e non un obbligo religioso. Quando si trovano
in una diversa situazione culturale, come può essere richiesto dal loro
lavoro, dagli studi, o da qualche altro fattore, le donne saudite possono
essere viste compiere qualche correzione alla loro condotta culturale, senza
per questo compromettere i propri valori religiosi.

3 Dicembre 2007   |   articoli   |   Tags: