Popper, san Tommaso e il cardinale Marcello Pera [Diario]

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Al paradiso dei filosofi laici e religiosi si frequentano volentieri, discutono
con pacatezza, ma preferiscono bar diversi. E così quando Karl Raymund Popper
ha visto arrivare al suo tavolino un imbarazzato san Tommaso è rimasto
perplesso. L'aquinate è venuto subito al dunque: <<Scusaci tanto, Karl.
Ma sai…noi…quel tuo allievo…Pera…è lui che si è voluto convertire>>
<<Tranquillo Tommaso>>, ha risposto il pensatore liberale mentre una
lieve ironia illuminava il suo sguardo, <<Marcello non è stato folgorato dalla
fede, ci è arrivato per ragionamento, sai, ci è abituato, da giovane ha anche
studiato ragioneria>>.<<Bene>>, ha osservato il cattolico senza perdere il
lieve tono di impaccio, <<Ma c'è un problema, sai…va bene la conversione…
è che gli mancano i fondamentali. Passi che non ha ancora imparato a farsi
il segno della croce, che non ha ancora imparato il Padre nostro, ma spalmare
la Nutella sull'ostia…Non è semplice, anche perché ci ha fatto sapere che
vorrebbe tanto diventare cardinale>>.

Da Diario
(Anno X N.32 del 26/08/2005, pagina 44)

19 Settembre 2005   |   articoli   |   Tags: