La conferenza di Paolo Flores D’Arcais / risposta a un amico capitiniano

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Tante le note positive della conferenza di Paolo Flores D’Arcais a Terni.

IMGP0441Cominciamo con l’inizio della collaborazione della nostra associazione con il gruppo I Laav Terni, un gruppo di letture aperto a tutti e non esclusivo di interpreti teatrali o attori navigati. La spontaneità di questo gruppo è piaciuta in primo luogo all’ospite stesso che si è complimentato per un iniziativa non consueta e molto simpatica.

Poi c’è stato il debutto come moderatore del nostro Federico Piccirillo, che è andato ben oltre le aspettative presentando il libro “La democrazia ha bisogno di Dio. Falso!” e coordinando gli interventi dal pubblico.

Poi ci sono stati finalmente gli articoli sui giornali che per una volta si sono accorti dell’evento e non solo ne hanno dato notizia ma l’hanno anche pubblicato il resoconto il giorno dopo… se fossimo maliziosi verrebbe da dire che Terni non è più una città di paglia… ma noi non lo siamo!

Oltre alla buona partecipazione del pubblico (un centinaio di persone) e all’interesse degli amici di Maintenant che ne hanno approfittato per fare un’intervista al professore, ci sono stati poi numerosi interventi dal pubblico che hanno movimentato l’incontro.

L’unica cosa che dispiace un po’ è vedere un nostro amico che continua a fraintendere il senso del rapporto tra laicità e ateismo. (Qui potete leggere il suo commento al libro di Flores D’Arcais in seguito allo scambio di opinioni avuto sul palco di Palazzo Primavera).

Come risulta ben chiaro a chiunque legga il libro, il concetto che esprime il filosofo direttore di MicroMega “la democrazia deve essere atea” non nega in nessun modo la possibilità di avere religioni personali il cui culto può essere pubblico.

IMGP0448Il luogo dove queste religioni devono essere bandite è la discussione fra con-cittadini nell’agorà pubblica, perché lì non si possono esporre le proprie ragioni in nome di un dio ma solo in modo che valgano per tutti, anche per chi ha religione diverse e anche per chi non ne ha alcuna.

Questo concetto ripetuto fino alla nausea da Flores D’Arcais (e aggiungiamo con un poco di presunzione da Civiltà Laica), non riesce a convincere Francesco Pullia che ha evidentemente paura che qualcuno voglia toglierli la possibilità di essere capitiniano.

Per esprimere questa sua paura fa un gran ricorso alle citazioni, presumibilmente invocando il principio di autorità, fatto che però tra noi laici non funziona, anzi, il grande bisogno di invocare testimonianze illustri alle proprie idee sminuisce le stesse.

Accusare poi Flores D’Arcais di non aver parlato dello specismo dell’antropocentrismo e di conseguenza dell’animalismo significa poi andare completamente fuori dal tema della discussione e dimostrare di essere inchiodati a questi argomenti e voler ricondurre sempre tutto alla causa vegetariana/vegana, che per carità, sarà pure degna di lode, ma è laicamente fuori dalla discussione proposta. Questa, ricordiamola, è il rapporto fra religione e democrazia: ovvero se ci può essere una discussione alla pari con chi ha la pretesa di avere dio dalla sua parte in un agorà democratica; se è vero che l’ingresso della religione nella cosa pubblica rafforzerebbe i diritti umani oppure no, e soprattutto se dovrebbero entrare nella cosa pubblica tutte le religioni cosa che sarebbe l’unica alternativa democratica al principio di democrazia atea, nel senso di indifferente ed equidistante dalle religioni proposto da Flores D’Arcais.

IMGP0439Laicità non è sinonimo di ateismo dice Pullia convinto di aver trovato chissà quale errore, beh lo sfidiamo a trovare questo madornale errore nel libro in oggetto (ma se vogliamo anche in tutta la produzione di Civiltà Laica).

Ci sembra invece che Francesco Pullia abbia la pretesa di voler imporre la sua religiosità capitiniana e vegana a tutti e consideri minus habens chi non è in possesso della sua stessa “illuminazione”, ci dispiace perché davvero questo non è laicità ma integralismo. Non cattolico certo, ma sempre integralismo è.

 

Alessandro Chiometti 

21 Novembre 2013   |   articoli, come è andata?   |