Gay Pride 2019

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Civiltà Laica comincia ad avere il dono dell’ubiquità, mentre partecipavamo al primo Pride di Amelia (di cui potete leggere qui il resoconto)   altri soci e socie dell’associazione distribuivano la nostra rivista al pride di Roma. Fra quest’ultimi la nostra Ilaria Alleva che commenta così la sua prima esperienza al gay pride.

Sabato scorso sono stata al Gaypride. Era il mio primo pride. Pur non facendo direttamente parte della comunità lgbt, ritenevo importante manifestare per la parità di diritti. La nostra società è estremamente retrograda in questo: nell’antica Grecia era considerato vero amore quello omosessuale; c’erano scuole in cui era prevista anche l’educazione sessuale omoerotica (basti pensare a Saffo); gli antichi romani non avevano termini per eterosessuale o omosessuale, ma moltissimi termini per i ruoli attivi-passivi nella coppia. Si dice che lo stesso Nerone abbia celebrato nozze omosessuali. Nessuno Stato, nessun Dio, nessuna istituzione, nessuno in assoluto dovrebbe avere il diritto di mettere bocca su chi sono e chi scelgo di amare. L’omofobia non è che una odiosa declinazione del brutto vizio di non sapersi fare gli affari propri. Cosa c’è che vi schifa tanto in due persone che si amano piuttosto che negli uomini che picchiano le loro compagne (per esempio)? Non vi rendete conto che se vedete qualcosa di profondamente sbagliato nel primo caso più che nel secondo, quel che c’è di davvero sbagliato è dentro di voi? Quelli che si nascondo dietro un Dio fanno ridere: quale Dio, semmai esistesse, si cruccerebbe per l’amore? Perché questo è ciò che ho visto sabato: l’amore. Ovunque. Nei baci teneri delle coppie, nei sorrisi di chi finalmente poteva essere sé stesso senza giudizi, nel carnevale di colori sgargianti scaldati dal sole romano e nei coriandoli sotto al Colosseo. In un clima profondamente disumanante, fatto di odio e intolleranza, assistere a cose del genere è vitale: sperare che un mondo migliore e più giusto possa esistere è vitale per continuare a lottare. Ho visto molti cartelli che dicevano “abbiamo diritto a essere diversi”. Credo sia più appropriato “abbiamo diritto a essere felici”. @ Rome, Italy

Ilaria Alleva

Potete vedere il bel reportage fotografico di Ilaria sulla nostra  pagina facebook

 

11 Giugno 2019   |   articoli, come è andata?   |   Tags: , , , , , ,