Flaubert, Madame Bovary

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"Il farmacista rispose:
Ho una religione, la mia religione,[…]
Il mio, di Dio, è quello di Socrate, di Franklin, di Voltaire[…].
Così non ammetto un buon Signore che passeggia nel suo giardino
col bastone, ed ospita i suoi amici dal ventre prominente,
morto con un grido e resuscitato dopo tre giorni:
cose assurde in se stesse e completamente opposte, d'altronde,
a tutte le leggi della fisica; cosa che ci dimostra, fra l'altro, che i preti
sono ammuffiti in un'ignoranza torpida, dove si sforzano di
avvolgere insieme a loro anche le genti."

(seconda parte, capitolo I,
traduzione dall'originale
secondo i miei ricordi scolastici e un dizionario online)

Da Madame Bovary
di Gustave Flaubert

25 Giugno 2005   |   articoli   |   Tags: