Fede e scienza

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Sig. Alessandro, ho seguito un pò da lontano le vostre iniziative per incrementare una mentalità laica in Italia. Se avessi tempo e capacità espressiva, interverrei nelle discussioni, anche perchè sono Protestante, e conosco un modo meno polemico di affrontare la questione di scienza e fede.
Intanto, le mando una citazione da C G Jung che cade a proposito.
Margaret
 

Opere di Jung, vol. 11b pag542: scienza e fede (Capitolo su Yoga)
"Questo conflitto (tra fede e scienza) esiste unicamente in virtù della scissione storica dello spirito europeo. Se non esistessero da una parte una coercizione, psicologicamente innaturale, a credere, e dall'altra parte una fede altrettanto innaturale nelle scienze, questo conflitto non avrebbe motivo di essere. Si avrebbe allora una situazione in cui qualcosa si sa semplicemente, e in più si crede quel che sembra probabile per questa e quest'altra ragione. Non c'è comunque motivo di conflitto fra queste due cose, necessarie entrambe, poiché la sola scienza, come la sola fede, non bastano mai."

Gentile sig.ra Bertolino,innanzitutto grazie per la sua lettera e per seguire le nostre iniziative.Le confesso che le mie conoscenze su psicoanalisi e psicologia analitica non sono tali da consentirmi di affrontare una discussione su questi temi quindi non me ne vorrà se mi limito a fornire un parere sulla frase da lei postata di Jung e non ne sviscero le tematiche in essa intrinseche.Partiamo dalla polemica… certo non nego che il mio tono dell'articolo edito su la pagina (la lettera per presentare la nostra iniziativa ha un tono polemico, anzi, ci tengo a precisarlo, VOLUTAMENTE polemico.Ma è possibile oggi in Italia parlare di Darwin e di evoluzione biologica al di fuori dell'università (ovvero facendo divulgazione scientifica) SENZA essere polemici? Anzi, meglio ancora, sarebbe giusto? Signora, non siamo stati noi a voler cancellare Darwin dagli insegnamenti scolastici con giustificazioni risibili ed in seguito a reinserirlo in maniera molto ridotta (solo all'ultimo ciclo di studi) modificando e censurando il rapporto della "commissione Darwin" presieduta da R.L. Montalcini.Non siamo stati noi a costringere i giudici americani a pronunciarsi sul fatto che l'evoluzione biologica debba o meno essere insegnata nelle scuole.Ed infine non siamo certo noi che pretendiamo che venga riconosciuta come scientifica una teoria che non ha niente di scientifico come quella dell'Intelligent Design solo per compensare una teoria (questa si) scientifica che contrasta con quanto scritto nella bibbia.Insomma la polemica è oggi, in Italia, inevitabile e non per colpa nostra. Certo, potremmo evitare di farla… potremmo anche stare zitti e limitarci ad insegnare ai nostri figli l'evoluzione biologica e compensare cosi la mancanza didattica della scuola pubblica… ma sinceramente abbiamo fondato questa associazione perchè ci siamo stancati di "stare zitti". Comunque sono molto interessato al suo modo di dibattere di scienza e fede senza fare polemica quindi la prego di esporlo senza paura, anche perchè non c'è bisogno di essere teologi o scienziati per parlare di problematiche sociali e di diritti civili.Lei sig.ra si dice Protestante, non so a quale tipo di protestantesimo si riferisce, personalmente stimo molto i valdesi per la loro idea di laicità dello stato, tuttavia non posso fare a meno di considerare che certe forme di protestantesimo (in cui spero Lei non si riconosca) sono fondamentaliste ed integraliste quanto e più del cattolicesimo e che nella storia i protestanti si sono macchiati in molti casi degli stessi crimini dei cattolici. Noi non siamo un associazione antireligiosa, siamo un associazione anticlericale (o laicista che dir si voglia). Questo vuol dire che ci battiamo per abolire le leggi clericali dello stato italiano (che dovrebbe essere laico) e per impedire un ritorno del potere temporale della chiesa che di fatto è già in atto per lo meno politicamente. Su questo le potrei fare molti esempi, dai PACS all'esenzione delle tasse, alla legge sulla PMA, ma tralascio per ragioni di tempo.Vogliamo uno stato realmente laico, perchè è l'unico modo per garantire che i diritti di tutti (i cattolici che sono la maggioranza, gli immigrati musulmani, i protestanti come lei ma anche gli atei come me che – per inciso polemico – vengono sempre dimenticati quando si parla di diverse visioni del mondo) vengano rispettati.E veniamo al rapporto scienza e fede e a C.G. Jung.Non credo sinceramente che il conflitto fra scienza e fede esiste solo in virtù dello scisma dello spirito europeo. Il conflitto esiste ben da prima (tanto per fare un esempio: l'abominevole omicidio della matematica alessandrina Ipazia) ed è intrinseco della natura stessa della religioni assolutiste.Soprattutto è un errore parlare di "fede innaturale nelle scienza", cosa vuol dire? Anche per me è vero che non ha ragione di esistere il conflitto scienza e fede, ma questo perchè scienza e fede sono due cose distinte e separate.
La prima parla di fatti, dimostrazione, verificabilità, ripetibilità.
La seconda di misticismo, miracoli, dogmi (non tutte lo so), esperienze psichiche individuali.Allora è verissimo che non c'è bisogno di essere atei per essere scienziati (ce ne sarebbero stati un decimo nel corso della storia…) ma è altrettanto vero che non si può essere scienziati se si pretende che i risultati delle proprie ricerche coincidano con le proprie esperienze personali mistiche.  E' da questo che nasce il conflitto scienza e fede… Copernico scopre che è il sole a star fermo nel centro del sistema solare, Galileo lo conferma e la chiesa dice che deve ritrattare. Bruno parla di infiniti mondi e finisce sul rogo. (classici esempi… Darwin ha avuto la fortuna che i roghi erano spenti).Questa "fede innaturale nella scienza" non esiste; o se esiste è una minoranza cosi esigua degli scienziati che non ha senso parlarne. Lo scienziato e colui che nel 90% dei casi afferma "non lo so" o "è probabile che le cose stiano in questa maniera", non chi pretende di aver ragione ad ogni costo.Questo non vuol dire che gli scienziati siano tutti "buoni" e che ci si debba fidare ciecamente di loro… ma questo è un altro discorso.L'attuale Dalai Lama in visita in Italia ha detto che quando la scienza scopre qualcosa che contraddice i precetti del buddismo, quest'ultimo deve fermarsi e correggersi.
Una posizione opposta a quella della chiesa cattolica che per bocca del suo card. Ruini dice che: quando c'è una contraddizione fra scienza e fede non è di certo la fede che deve fare un passo indietro.Insomma, per concludere, sinceramente non ritengo esatto dire che la fede e la scienza "da sole non bastano mai" perchè ci sono tante persone come me che vivono benissimo e serenamente senza la fede e tante altre che vivono altrettanto bene e serenamente senza la scienza o per lo meno piegando questa ai dogmi della loro fede.La nostra volontà non è quella di convertire quest'ultimi a "credere" nella scienza, ma che questi non pretendano che tutti si pieghino ai dogmi della loro fede.
Ovvero che i diritti di tutti siano rispettati.Oggi a nostro giudizio non è così e lavoriamo perchè lo sia.
Distinti saluti,
Alex

Caro Signor Alessandro, eccomi a lei. Come avrà capito, sfonda porte aperte per quel che concerne la laicità. Se ho citato Jung, era solo per stuzzicarla nella speranza di intavolare una corrispondenza. So che oggi avete un incontro, ma non verrò. Chi partecipa a questo tipo di incontro o è già convinto della cosa, oppure vuole fare polemica.La vera domanda è: come sfondare le porte serrate? E' così difficile fare aprire la mente a chi sa già tutto; ed è impossibile fare ragionare chi ha paura che le proprie impalcature (vedi il letteralismo dei fondamentalisti o la struttura della Chiesa romana, il suo potere temporale, ecc.) cadranno completamente se scalfite in qualche piccola cosa.Ho cugini americani fondamentalisti, con cui non si può neppure scherzare, lasciamo perdere discutere! E ora mi mandano lettere entusiaste delle gite "archeologiche" per ammirare l'intelligenza del "disegnatore intelligente."
Secondo me, qualcuno che loro riconoscono come autorità  è riuscito a farli cambiare posizione ultimamente: qualcuno che ha dovuto imbattersi nel fatto che la terra ha qualche annetto in più del calcolo biblico e ha dovuto inventare una spiegazione che non scandalizzasse i credenti, per carità.Prima, in risposta ad una mia domanda a proposito di siti archeologici, dicevano che "Dio aveva piazzato i referti per prendere in giro gli studiosi." Sì! Ora aspetto che qualche "autorità riconosciuta" si imbatta nell'assurdità genetica di una razza umana che si è formata accoppiandosi tutti con Eva!! Cosa inventeranno per salvare le scritture che loro prendono come storiche e scientifiche?
Questo mi porta alla discussione con lei.Mi sembra che sarebbe utile, e forse anche divertente, confrontarsi anche con chi prende sul serio la Bibbia e Dio, ed ha la stessa posizione laica che avete voi.Credo che avremmo la possibilità di raggiungere più persone in bilico tra una posizione religiosa che non vogliono lasciare e la convinzione che qualcosa non va nell'attuale chiusura verso la ricerca scientifica.Per esempio, se  ci rendiamo conto che i capitoli sulla creazione sono uno, un inno di sette strofe; e l'altro un racconto mitologico/poetico che cerca di rispondere alla domanda: se Dio ("buono") ha creato tutto, come mai le cose vanno così male?Ora, l'utilità del racconto simbolico è che il suo significato profondo è da cercare: ci vuole un uomo responsabile e maturo per sviscerarlo e trarne di volta in volta il messaggio per lui (con tutti pericoli di auto innalzamento che ciò comporta). Lo stesso vale per la poesia; come le famose (in famose)maledizioni ad Adamo e Eva, che sono scritte in forma poetica.Per esempio: anticamente ci si è resi conto come sia assurdo che una donna debba soffrire per mandare avanti la razza umana; comici si è anche resi conto quanto fosse contro natura (femminile) essere mal trattato da un "padre-padrone" marito e ancora desiderarlo! Troppo illogico per attribuirlo ad un Dio "buono": ci deve essere qualcuno che ci ha messo la coda!!Bene, basta per ora. Però vi suggerirei di contattare l'attuale Pastore della nostra Chiesa metodista (magari, accennerò a lui  di questa corrispondenza domani in chiesa) oppure il Pastore Eric Noffke, che ha curato la comunità gli ultimi due anni, uomo di grande preparazione ed intelletto. Grazie dell'attenzione.

Margaret

Gentile sig.ra Margaret, per quello che riguarda il fondamentalismo americano e le problematiche ad esso correlate ne sono a conoscenza perchè, oltre ad avere dei corrispondenti negli USA nonchè ricevere il bright's bullettin nella mia e-mail, di recente la rivista MicroMega ha fatto degli ottimi lavori proprio su questo tema ed in particolar modo sul conflitto creazionismo-evoluzionismo.Le problematiche sono enormi e non mi dilungo su di esse, ovviamente il bigottismo ed l'integralismo fondamentalista di cui è pregna la cultura di quel paese sono ben lontani dall'essere sconfitti (del resto quando il loro presidente afferma di parlare giornalmente con Dio e/o di sentire i consigli di Dio nella sua testa… cosa ne può uscire di buono?).Ovviamente i problemi non si limitano a questi aspetti scientifici ma anche nell'ambito culturale abbondano (basta pensare il divieto di proiettare "i segreti di Brokeback Mountain" nello stato dello Utah solo perchè parla di una storia di amore gay).Tornando a noi, mi chiede come si fa ad aprire la testa e il modo di ragionare di chi sa già tutto.Non si può ovviamente, ci sarà sempre chi avrà una visione dogmatica delle cose e nonostante gli si sbatteranno in faccia tutte le evidenze contrarie ai suoi dogmi rifiuterà comunque di cambiare le sue idee. Il fatto è che solo la minorparte di coloro che qualcuno vuole a tutti i costi  riunire sotto l'unico aggettivo "cattolici" ha questo tipo di fede. Anzi, la maggiorparte di loro si dichiara cattolica e neanche sa di essere contraria a quasi tutto quello che direbbe la loro chiesa e quindi la dottrina a cui si dichiarano appartenenti.Poi ci sono gli ipocriti, come la maggiorparte dei nostri politici che si dichiarano (a seconda dei momenti) religiosi, credenti, in cerca di dio, cattolici osservanti, solo per meri calcoli elettorali. Ma a tutti questi noi non ci rivolgiamo, ci rivolgiamo a quelle persone in cui è possibile installare il dubbio. E sono tante.Le nostre iniziative stanno avendo un successo oltre ogni nostra aspettativa iniziale, sinceramente non credevo che la mia Terni (che sembrava una città impagliata, mi perdoni il gioco di parole) fosse in grado di rispondere in tal modo.Ora iniziamo a lavorare anche a Perugia, speriamo di ripeterci.Per quel che riguarda il rapporto con chi rispetta la bibbia e dio ma ha il nostro stesso rispetto per la laicità dello stato, posso dirle che personalmente conosco Nofke che trovo una persona preparatissima ed in gamba (anche se non ho molto apprezzato la sua presa di posizione contro il "Codice da Vinci" nella conferenza tenuta in biblioteca), e abbiamo anche aderito alla campagna di anticlericale.net che consigliava di dare l'8 per mille alla chiesa Valdese.Fra l'altro gli ho regalato un libro dello storico anticlericale K.Deschner e mi ha promesso di farmi sapere che ne pensa.La nostra associazione si chiama "civiltà laica" proprio per sottolineare che il problema della laicità è di tutti non solo degli atei e degli agnostici, non solo da appartenenti a fedi diverse da quella cattolica, ma anche per i cattolici. Quindi non c'è bisogno di essere atei per aderire alla nostra associazione, abbiamo al nostro interno anche Cristiani e Buddisti, tanto per dire.
Ovviamente perònon ci si deve offendere se qualche altro socio scrive un articolo critico verso la religione a cui si ritiene di appartenere.Personalmente io mi ritengo ateo dal punto di vista religioso e agnostico da quello filosofico (prendendo spunto da ciò che diceva B. Russel), e credo che sia difficile accettare che la nostra vita sia condizionata da un libro scritto (e riscritto) quattromila anni fa (parlo dell'antico testamento) e pur avendolo letto (fugacemente lo ammetto) ci trovo ben poco da imparare e da applicare alla mia vita. Le dirò di più, e spero non si offenda per questo, anche nei vangeli ho trovato ben poco da condividere (se non un generale invito al pacifismo peraltro molto interpretabile e difatti interpretato più volte nel corso della storia…  ma recentemente qualcuno ha anche detto che s. Francesco non era un pacifista sicchè non ci si deve meravigliare di niente), quindi diciamo che personalmente non lo metto fra gli insegnamenti morali e filosofici da seguire.Ma queste ovviamente sono convinzioni personali ed ognuno (anche all'interno civiltà laica) è libero di pensarla come vuole, l'importante è che non pretenda che le sue convinzioni debbano essere condivise anche dagli altri soci. Quello che è l'essenza della laicità, ìnsomma.La saluto cordialmente e spero comunque di vederla un giorno alle nostre
iniziative anche per semplice curiosità.
Alex

10 Marzo 2006   |   articoli, posta e risposta   |   Tags: