Esenzione ICI e 8per1000

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Esenzione ICI:
Comunicato stampa di "Facciamo Breccia"

Ordine del giorno sull'8per1000:

Presentato dai senatori socialisti ha avuto 92 voti a favore

"La precaria maggioranza che tiene in piedi il governo Prodi non e' laica, e questo lo si era capito. Ma esiste una maggioranza filo-vaticana forte e coesa che sulle questioni di principio, come i soldi pubblici versati con meccanismi truffaldini alla chiesa cattolica, riesce sempre a trovare accordo e condivisione".


E' quanto afferma Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay sulla
votazione di ieri al Senato riguardante l'odg che chiedeva "nel pieno
rispetto delle leggi vigenti e degli accordi intercorsi tra Stato e
Chiesa cattolica e altre confessioni religiose" di rivedere "i criteri
di ripartizione del gettito dell'8 per mille "al fine di garantire che
in caso di scelte non espresse dai contribuenti, le relative risorse
siano destinate a scopi di interesse sociale"."L'ordine del giorno
chiedeva, assai modestamente- spiega il leader dell'Arcigay-, che
rimanesse allo Stato, per opere vincolate, la porzione dell'8 per mille
di quei cittadini che non appongono nessuna firma sulla dichiarazione
dei redditi". Il primo dato "che salta agli occhi", dice Mancuso, è "la
spaccatura dentro il gruppo dell'Ulivo-Pd: 35 senatori votano si', 33
no e 7 si astengono (che al Senato significa votare contrario), ben 11
decidono di non votare, evidentemente per calcolo". Arcigay, annuncia
il presidente, "pubblicherà sul suo sito e diffonderà in tutte le
mailing list del movimento Lgbt l'elenco completo dell'espressione del
voto dei senatori, affinché ognuno possa valutare il grado di
affidabilità e laicità di questi rappresentanti del popolo".

Angius aveva definito la misura non "una lotta all'ultimo sangue tra
laici e credenti", ma una questione di liberta' "che riguarda i soldi
dei contribuenti italiani". Il relatore si era rimesso all'aula mentre
il governo si era detto disposto ad accettare l'ordine del giorno "come
raccomandazione". Il testo pero' e' stato respinto con 202 contrari, 10
astenuti e solo 92 favorevoli.

"Era prevedibile – ha detto il senatore socialista Accursio Montalbano
– che su questi temi il gruppo dell'Ulivo si spaccasse platealmente.
Ciò dimostra che non basta costruire contenitori politici unitari
quando su grandi questioni come il rapporto tra Stato e Chiesa
rimangono intatte le distinzioni posizioni politiche."

16 Novembre 2007   |   articoli   |   Tags: