E allora, mambo!

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Bellissima puntata, quella di ‘Porta a porta' di fine novembre 2006; sostanziosa e molto istruttiva.
In concomitanza con l' uscita del film ‘Nativity', di cui verranno
proiettati alcuni spezzoni, il tema della serata è la Madonna e tutto
quanto (o quasi) concerne la sua straordinaria figura. Poi il discorso
si amplierà inevitabilmente.


Bella platea di ospiti, a cui conferisce un tono di superiore cultura la presenza del prof. Vittorio Messori, scrittore cattolico ed intimo del precedente Papa, e che mi guardo bene dal definire ‘idiot savant' (idiota sapiente), come già fece quel cattivone del prof. Piergiorgio Odifreddi … anche se, a ben guard … beh! … proseguiamo. Giganteggia sul maxischermo l'ospite esterno, il prof. Emanuele Severino, senz'altro il numero uno dei filosofi italiani attuali, che rigira tra le dita con abilità ormai consumata l'immancabile, indispensabile graffetta (ad occhio direi: una Leone n. 5). Esterno anche in un altro senso: è l'unico a non condividere per niente l'entusiasmo mariologico di tutti gli altri. La mia registrazione, mancante dei primissimi momenti, si apre col volto sorridente di una simpatica signora che racconta del miracolo da lei ricevuto a Lurdi – che poi, dal senso del discorso e dalle scritte nel video, ho capito trattarsi di Lourdes – consistente nella ricostituzione di un osso della gamba, nonché degli organi genitali.In seguito a ciò Bruno Vespa chiede al prof. Severino il suo parere su quei laici che avanzano dubbi sui miracoli, e questo permette al filosofo, sia pure con una manovra sconcertante, di affondare una prima sciabolata che va a colpire , smascherandola, quella cheforse è la caratteristica più irritante e disonesta del modo di procedere cristiano (se si vuole:più generalmente, religioso): l'appropriarsi indebitamente ciò con cui essi non hanno nulla a che fare, per costruirci sopra il loro mondo fittizio. Giocando sull' indeterminatezza della domanda, il prof. afferma che quei laici sono patetici a mettere in dubbio la parola dei ‘miracolati' (e chi ne dubita?!), fa i suoi elogi alla signora, ma le ricorda che ad es. nel caso della Shoah, la richiesta di aiuto non è stata esaudita.
Il problema, egli prosegue, è quando si vogliono trarre conseguenze dai fatti miracolosi, e questi, come tali, non implicano alcunché relativamente all' esistenza di un dio provvidente e di una vergine che benefica gli uomini. Persino la resurrezione di Gesù non autorizza a dire:ecco, colui che è risorto è il dio onnipotente. La scienza non è qualcosa che ha ormai delimitato l' universo, e che se si va oltre i limiti (tutt' altro che immobili-mi permetto di precisare) di questa, si va in una dimensione trascendente, del Sacro, etc. . (Visibile, seppur contenuto, imbarazzo dei presenti). Proprio così, prof., ma questo è precisamente ciò che ogni buon laico sostiene a spada tratta, e quanto da lei detto legittima in pieno il tentativo (almeno) di una spiegazione scientifica e niente affatto patetica di questi eventi. Ah! … Severino! … Severino! … Birichino! … Nel seguito accadono alcune cosucce, non particolarmente strabilianti, ma comunque degne di nota. Vediamo la pur valida Pamela Villoresi prodursi a più riprese in languidi affondi di sentimentalismo talmente melenso da sembrare finto, che dovrebbero convincere-direi:prima di tutto chi li fa – di quanti miracoli di divino amore siamo circondati. Non capirò mai quale gusto ci possa essere; ma questi sono fatti miei. La sempre bella Daniela Poggi, che in un esubero di entusiasmo mariano si dichiara contraria ad un ruolo subalterno della Madonna, e ventila anzi l' ipotesi che la forza di questa sia unica, come quella di Gesù e di dio, è prontamente mitigata da un misurato e dignitoso Mons. Mauro Piacenza (Pres. della Pontificia Commissione per i Beni Culturali) che le spiega che sebbene il suo (di Maria) ruolo sia immenso, la sua è una onnipotenza supplice (proprio un bell' ossimoro!): vera onnipotenza, ma non perché è divina, ma perché dio vuole passare attraverso di lei. Bruno Vespa si commuove visibilmente al brano di ‘Nativity' rappresentante una versione molto ‘naturalistica' della nascita del redentore.Contento lui! Si parla della casa di Maria arrivata a Loreto con un volo miracoloso.Roba da chiodi! Il prof Messori ci fa sapere (inaudito!) che il dogma dell' Immacolata Concezione niente ha a che fare con la verginità di Maria (no?!), che forse, comunque, non si capisce bene, venne preservata.Argomento da approfondire, ma non qui. Il sig. Nicola Grippo è guarito inspiegabilmente (vedi sopra) da un carcinoma renale. Il ‘miracolo' è attribuito a Giovanni Paolo II perché a suo tempo la moglie del Grippo fece il seguente sogno:quel Papa portava per mano un bambino vestito di bianco come lui lungo una strada luminosa;lei e le sue due figlie (da tempo scomparse) volevano toccarlo, ma non riescono a raggiungerlo. Fine. Poi dice che uno s' incazza! Alt! E' tempo di tornare alle cose serie.
Verso la fine, la discussione sulla figura di Maria nell'islam conduce forzatamente al discorso sulla possibilità di giungere ad un accordo tra questa religione e quella cristiana. Questo innesca un processo che permette al prof. Severino di piazzare una seconda sciabolata, ancor più devastante della precedente. Il meccanismo si ripete. Il prof. parte elogiando la religione: ne sottolinea il ruolo decisivo e afferma che Marx sbagliava a considerarla un residuo dell' incapacità dell' uomo di conoscere la propria situazione reale nel mondo, mentre invece essa è nel sangue (sic!) di tutti noi.("sbagliava fino ad un certo punto!", mi permetto di chiosare. La cosa certa è infatti che in quei paesi dove le condizioni di vita sono migliori, il livello culturale è più elevato e la politica è più trasparente, la religione tende a sparire. E non è finita. Forse il prof. non sa, come moltissimi altri-io l' ho saputo nemmeno due mesifa leggendo la rivista Focus (dic. 06) – che nel mondo ci sono 1,5 miliardi di persone (1/4 dell' umanità) che non si riconoscono in alcuna religione. Se ne deduce che la religione è nel sangue come può esservi il fattore Rh:c' è chi ce l' ha e chi no! Professò! … tu e la Leone n. 5 (forse)! … ) Però! … prosegue, non dimentichiamo che la religione è anche violenza, imposizione del proprio modello senza eccezioni, e se nell' immediato potrebbero essere raggiunti accordi su cose facilmente condivisibili, nei tempi lunghi la difesa delle specificità di ciascuna avrebbe il sopravvento.
L'unica speranza di pace per queste due religioni (+ l' ebraismo) è attingere alla comune radice filosofica. Guai a mettere ancora da parte la ragione; e per tutte e tre la ragione tout court è la ragione greca.Il senso dell' apologo è chiaro: per il bene di tutti la religione dovrebbe rinunciare a sé stessa, togliersi dai piedi e cedere il passo alla filosofia. Talmente chiaro che lo capisce persino Messori. Con un'aria infastidita cerca di riorganizzarsi per tentare il rovesciamento di fronte, mentre dal maxischermo Severino sembra incombere su di lui come l' aquila sul leprotto smarrito. Dopo aver tentato inutilmente il ricatto morale ricordando i suoi trascorsi di docente in istituti cattolici, dichiara di stupirsi per il fatto che non si sia ancora capito che la Chiesa, anche attraverso i suoi uomini di pensiero, si è sempre battuta per la razionalità ed il suo uso fino in fondo, la quale però – cita Pascal – non deve richiudersi in sé stessa, deve ammettere i suoi limiti ed accettare il mistero, cioè riconoscere che vi è un' infinità di cose che la superano. Per sua (di Messori) sfortuna, Vespa concede la controreplica a Severino, che comincia col puntualizzare che quanto attribuito , pur giustamente, a Pascal, risale in realtà a Tommaso d' Aquino. Ma Tommaso, Pascal, e poi von Balthazar, Rahner, lo stesso Ratzinger, riempiono immediatamente lo spazio oltre-razionale col contenuto cristiano. "E perché questo contenuto?!". Questo è un salto mortale (il neretto è mio) del tutto inconseguente ed arbitrario. A parte il fatto che la finitezza o meno della ragione è cosa ancora in discussione, c' è da dire che quel passaggio è, a dir poco precipitoso. Rimane da stabilire con cosa si debba riempire quello spazio. Il prof. vorrebbe aggiungere qualcosa, ma Vespa lo blocca perché si deve parlare del viaggio di Ratzinger in Turchia. Espressione di rassegnato dissenso di Messori. Perfetto, caro prof.; lei ha messo in onda quello che io, nel mio infinitamente piccolo, vado dicendo praticamente da una vita e questo, fra l' altro, mi impedisce di serbarle rancore per i due piccoli incidenti: dei laici patetici e del fattore Rh. Ecco dunque la superba abilità cristiana al giuoco sporco: la scienza non lo spiega? … e allora, dio! La ragione non ci arriva? … e allora, fede! Insomma:qualsivoglia cosa? … e allora, mambo! (ora è chiaro il significato del titolo). A dimostrazione che la religione fa leva non solo sui timori, l' ignoranza e la disinformazione della gente, ma anche sulla sua distrazione.
La trasmissione si chiude con la stupefacente voce di Antonella Ruggiero (ex Matia Bazar), la quale ormai da anni si dedica alla musica religiosa. Quando si dice:"quanto talento sprecato!".A parer mio, naturalmente …

5 Giugno 2008   |   articoli   |   Tags: