Comunicato stampa 12.3.17 -Regione Umbria al voto sull’omofobia

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Martedì 14 Marzo la Regione Umbria ha l’opportunità di lanciare un importante segnale alla politica nazionale con la votazione della proposta di legge: “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale”.
La proposta prevede di: contrastare l’omofobia agendo nei campi dell’istruzione, della formazione professionale e dell’integrazione sociale, consentire l’assistenza sanitaria anche a persone che non risultano nello stato di famiglia del malato, potenziare i centri anti-violenza e creare un Osservatorio regionale che monitori i comportamenti in materia. Nel testo viene chiarito che per «identità di genere» si intende «la percezione che una persona ha di sé, anche se non corrispondente al proprio sesso biologico». Per «orientamento sessuale» si intende «l’attrazione affettiva e sessuale nei confronti di persone dello stesso sesso, di sesso opposto o di entrambi i sessi».
Al di là delle polemiche sterili sollevate in questi mesi da quella minoranza di integralisti cattolici che probabilmente formano più associazioni e comitati di quanti siano i loro effettivi membri e ricordando invece la straordinaria partecipazione popolare alla manifestazione regionale dei movimenti omosessuali e laici di quasi un anno fa, quando al parlamento nazionale si discuteva la legge Cirinnà, speriamo sinceramente che i consiglieri regionali non abbiano più dubbi su quale sia la scelta corretta da fare.
Si parla di diritti civili, e il diritto a non essere discriminati in base al proprio orientamento sessuale rientra certamente fra questi. E questo è pacifico nonostante alcuni continuino a confondere le acque parlando a sproposito di “Gender” o di “Teoria del Gender” e di complotti omosessualisti orditi da fantomatiche lobby meno credibili dei “cattivi da fumetto”.

Quando si parla di diritti civili è bene non fare discorsi di “maggioranze” e “minoranze” lo sappiamo bene, tuttavia se i nostri politici non vogliono proprio farsi convincere dalle ragioni laiche, scientifiche e democratiche si riguardino le immagini di quella splendida giornata del 23 gennaio 2016 a Perugia e capiranno quanto l’Umbria e l’Italia in generale siano pronte per avere leggi di civiltà.

Alessandro Chiometti

Presidente Ass. Cult. Civiltà Laica

12 Marzo 2017   |   articoli, in evidenza   |