Chiedilo a loro!

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Puntuale ,come il sorgere del sole al mattino, arriva in primavera l’accorato appello delle gerarchie vaticane rivolto ai contribuenti affinché destinino alla Chiesa Cattolica i proventi del loro famigerato otto per mille. “ Chiedetelo a loro” è lo slogan sommessamente ripetuto : e qui il sacro spot ci illumina e ci commuove attraverso la visione delle varie imprese caritatevoli dei sacerdoti cattolici a favore delle più sventurate vittime della umana indifferenza. Il tutto accompagnato da una svenevole musica di sottofondo e dal tono lacrimevole e sdolcinato che caratterizza l’eloquio sacerdotale.
inquisition-wheelQuesto ricorrente ricorso alla retorica pretesca potrebbe anche lasciarci indifferenti potendo, ognuno di noi, fingere magari di non sentirlo e considerarlo solo uno degli innumerevoli rumori di fondo che accompagnano la nostra vita.
In me , invece, il sacro messaggio produce l’effetto opposto rispetto a ciò che si prefigge perché eccita il mio desiderio, sempre latente, di gridare il mio sdegno e la mia rabbia verso quella che considero una vera sciagura millenaria abbattutasi sull’umanità : l’avvento delle religioni e del Cristianesimo in particolare. Mi viene voglia di gridare , rivolto ai gerarchi cattolici: “ Chiedetelo a loro”, ai milioni di esseri umani trucidati nelle guerre di religione da voi alimentate e condotte con spietata ferocia: la guerra dei trent’anni, per dirne una, (dal 1618 al 1648) , scatenata per il controllo religioso dell’Europa e che produsse lo sterminio di un terzo della popolazione della sola Germania. Chiedetelo ai milioni di morti provocati dalle crociate e non pensiamo solo a quelle contro i saraceni ( XII secolo e seguenti) ma anche a quelle condotte contro i cristiani diversamente pensanti ( 700.000 morti nella crociata contro i catari nel XIII secolo), contro i valdesi fatti a pezzi e sgozzati a migliaia in Calabria su istigazione del futuro papa e santo Pio V nel 1561, alla strage degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo ( agosto 1572), alle crociate contro gli hussiti e gli stedingi di Germania e di Boemia ( XIV – XV sec.). Chiedetelo a tutti coloro che sono stati torturati nelle celle della Santa Inquisizione, depredati di tutti i loro averi equamente divisi in tre parti uguali ( un terzo all’inquisitore, un terzo al vescovo locale e l’ultimo terzo alle casse del Vaticano) e poi bruciati vivi sulla pubblica piazza quale spettacolo edificante e ammonimento severo per i fedeli. Chiedetelo alle centinaia di migliaia di povere donne seviziate, violentate e arse sul rogo con l’accusa di essere streghe, quindi in carnale e osceno rapporto con il diavolo , già nel XIII e XIV secolo e soprattutto dopo che papa Innocenzo VIII scatenò contro di loro gli aguzzini domenicani e francescani ( sì, anche i francescani) con la bolla “ Summis desiderantes affectibus” del 1484. Chiedetelo a tutti gli ebrei che per venti secoli sono stati accusati di aver ucciso il dio dei cristiani e per questo motivo ammazzati in massa nei “progrom” scatenati in tutta Europa dai preti cattolici in occasione di carestie, epidemie, e poi rinchiusi nei ghetti e costretti ad indossare marchi di infamia ( invenzioni queste non dei nazisti ma dei papi) , umiliati e cacciati dalle loro proprietà e banditi e costretti con la forza a cristianizzarsi pena la morte . Qualcuno crede ancora che duemila anni di predicazione dell’odio contro i “perfidi ebrei” non abbiano avuto alcuna influenza nella tragedia dei campi di sterminio nazisti? Davvero la Chiesa Cattolica ha diritto di prendere le distanze e dichiararsi estranea all’orrore della Shoah? Chiedetelo a tutte le donne che per venti secoli sono state umiliate quali serve degli uomini, considerate utili solo come riproduttrici, e marchiate come fonte di peccato e causa della perdizione umana per colpa di Eva , la tentatrice: la Chiesa ha impiegato 15 secoli per accettare, infine, che anche le donne hanno un’anima ( Concilio di Trento).
Ho sotto gli occhi la notizia riportata dalla stampa di oggi , 4 giugno, del ritrovamento dei resti di 800 corpi di bambini in un monastero di suore nel nord dell’Irlanda cattolicissima. Figli di sventurate donne colpevoli di averli generati in un rapporto non canonicamente riconosciuto, insomma nati fuori del matrimonio. Costretti a vivere sporchi e scalzi ( una foto degli anni 40 è eloquente), scherniti e uccisi per maltrattamenti e denutrizione, colpevoli di essere figli illegittimi di donne a loro volta umiliate e costrette a lavori sfiancanti e sfruttate come schiave dalle suore dell’ordine delle “ Sorelle di Maddalena”. Si calcola che migliaia di donne siano passate di lì e le ossa dei poveri loro figli stanno avanti ai nostri occhi per ricordarci la vergogna dell’odio generato dalla religione , della crudeltà mossa da motivazioni fanatiche che umiliano la dignità delle persone e che, da sempre, costituiscono direi il marchio di fabbrica di quella che pomposamente e ipocritamente si definisce “ la religione dell’amore”.

Eraldo Giulianelli

5 Giugno 2014   |   articoli, attualità   |   Tags: , ,