Che ridere, i ferventi cattolici si lamentano delle lobby!

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Nell’aspra discussione sulle Unioni Civili in questi mesi noi laici abbiamo assistito all’esposizione del più triste campionario del becero integralismo cattolico: l’insulto (ad esempio paragonare due omosessuali che si vogliono sposare a chi vuole sposare il suo cane), la disinformazione a pagamento (ad esempio il fatto che le Unioni Civili sarebbero economicamente insostenibili per lo Stato italiano)…
burattinaio…la menzogna reiterata nella speranza che qualcuno ci creda (ad esempio il fatto che il ddl Cirinnà aprirebbe le porte all’utero in affitto).

Eravamo preparati più o meno a tutto perché conosciamo bene i metodi dei nostri avversari; integralisti religiosi che se fossero semplicemente nati in un’altra zona del pianeta combatterebbero a fianco dell’Isis e dei talebani.

A una cosa non eravamo preparati, al lamento sulle fantomatiche lobby gay.

Davvero, dobbiamo ridere?

Occorre capirci, le lobby (o per chiamarli nella nostra lingua, gruppi di pressione) sono sempre esistite fin dai primi tentativi di governo umano. È finanche ovvio che gruppi di persone accomunati da uno stesso interesse si uniscano per far si che le loro ragioni vengano ascoltate dai governi.

Questo ovviamente può avvenire con diversi metodi: alcuni corretti, alcuni discutibili, alcuni illegali.

Nella maggior parte degli stati il lobbying è attività regolamentata e trasparente, il parlamento europeo ha approntato anche un “registro della trasparenza” al quale si iscrivono i lobbisti. In Italia, come sempre, le cose sono meno trasparenti. Le pressioni sul governo si esercitano grazie ai sindacati, alle associazioni e ovviamente alle religioni organizzate. In tal senso la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con le sue mille diramazioni è stata (ed è) senza il minimo dubbio la lobby più influente nella politica italiana su moltissimi temi. In primo luogo quelli etici, ovviamente.

Non è un caso ovviamente se siamo l’ultimo paese d’Europa a non avere una legge sulle Unioni Civili, non è un caso se l’eutanasia è ancora un tabù, non è un caso se ancora abbiamo leggi che puniscono la blasfemia.

Ora il fatto che l’integralista religioso de noantri cada dal pero, scopra che qualcuno che la pensa diversamente da lui si è organizzato ed esercita sul governo una pressione di senso opposto a quello che fa la sua Chiesa da 2000 anni ed in seguito a questo si lamenti in pubblico delle lobby fa sinceramente sorridere.

In un primo momento però, perché poi occorre amaramente constatare che il caro Albert Einstein aveva proprio ragione: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Anche se sull’universo non sono completamente sicuro”.

Alessandro Chiometti

24 Luglio 2015   |   articoli, riflessioni   |   Tags: , , , ,