Censura filoclericale anche nelle scuole

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 Vi scrivo a nome di una conoscente, troppo timida per denunciare un sopruso subito. Parliamo di diritto di satira e di censura filo-clericale. In tempo di elezioni, ancor piu’ che in tempo di ordinaria amministrazione, ogni campagna a favore dei diritti dei cittadini dovrebbe essere la benvenuta. I luoghi e i fatti. Il luogo e’ un liceo artistico di Macerata, il fatto una mostra dedicata ad un vostro stimabile conterraneo – Gabriele Galantara. Molti studenti si esercitano, per omaggiare il giornalista suddetto, nella arte della satira, creando illustrazioni dissacranti e provocatorie. Una delle opere piu’ di successo, viene giudicata da uno dei docenti come “disagiante” e, dopo una decina di giorni (giusto in tempo per la festa della liberazione), rimossa, lasciando uno spazio vuoto. Spero che anche voi troviate, come me, che siamo di fronte ad una violazione dell’art. 21 della Costituzione, che garantisce a tutti il diritto di manifestare il pensiero, e della giurisprudenza della Suprema Corte, che ha ribadito non una volta quella alla satira come diritto, anche se non coperto esplicitamente dalla Carta. Vorrei inoltre richiamare alla attenzione come in passato molti siano morti per il semplice fatto di aver detto, o rappresentato, concetti sgraditi al Potere. La satira e’ un baluardo contro fascismi e dittature di ogni genere, contro il bavaglio da chiunque esso sia imposto e contro la propaganda becera, da chiunque essa venga. Ho gia’ inoltrato una email alla sezione comunale di Macerata, in copia conoscenza per voi. Lasciando a voi ogni considerazione sul merito, Cordiali saluti,  A. G.

il link per un articolo della stampa locale dove si può vedere la vignetta in oggetto: http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/mostra-satira-vignetta-chiesa-rimossa-1.903853

 

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4 Maggio 2015   |   articoli, posta e risposta   |