* di Gustavo Zagrebelsky Il dialogo, anche quello così frequentemente auspicato tra i cattolici e gli altri (che si indicano, in negativo, come i non cattolici) presuppone una condizione: che le parti si riconoscano pari, in razionalità e moralità. Se si parte dal presupposto che l'altro non è solo uno che pensa diversamente, ma è […]