Tredici righe libere

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È sempre affascinante analizzare gli abissi contorti di alcune menti umane che riescono a mostrare il peggio del proprio animo appena gli dai un poco di spazio per esprimersi.

Fra gli esemplari “migliori” di questi rientrano di sicuro alcuni “giornalisti” di Libero (giornale simbolo della destra berlusconiana e del capitalismo selvaggio).

Al di la’ della pessima abitudine di non firmare più i propri pezzi per i giornalisti prét a porter (ma detto sinceramente: chi è che non si vergognerebbe di mettere il proprio nome in calce a cose del genere?) è esemplare il triplo salto carpiato con cui il “giornalista” di Libero che, probabilmente su commissione, deve parlar male del concerto del 1 Maggio a Roma ma deve accuratamente evitare di dire che il concerto è diventato brutto da quando la triade sindacale, presumibilmente per richiamare più giovani, ha deciso di aprire il palco agli artisti non politicizzati, ovvero quelli che dovrebbero piacere alla destra berlusconiana di Libero.

Siete pronti per il trip nell’anima “Libera”? Fate attenzione perché “quando guardi nell’abisso l’abisso guarda in te”… si parte!

Non c’è solo la politica dello Stato Sociale al Concertone del Primo maggio. Il “Mi sono rotto il c***… della Casellati” quasi impallidisce, nella giornatona rossa di piazza San Giovanni a Roma…

Primo tassello da ricordare: il primo maggio a Roma è una “giornatona rossa” e ca va sans dire, triviale e volgare con questi brutti comunisti che dicono “mi sono rotto il ca…” mica come le reti Educational Mediaset di Padron Silvio che hanno sdoganato Sgarbi e il Grande Fratello, insomma.

...di fronte alla volgarità a volte gratuita e altre decisamente inattesa esibita dal palco da alcuni artisti. Tra i più attesi Sfera Ebbasta, giovane idolo della trap (variante cafonissima dell’hip hop)...”

La cafonissima trap è di destra o di sinistra? Ma l’accusa alla sinistra fino a ieri non era quella di essere radical chic? Ma se chiama “l’idolo” Sfera Ebbasta (mica pizza e fichi…) a questo punto diventa sinistra popolare o resta Radical Chic? Ma Sfera Ebbasta è comunista? Si perché è cafone e devo dire che il primo maggio fa schifo, ma allora, come l’incollo questo pezzo con le righe successive?

... che vestito decisamente poco in tema (griffatissimo) che ha salutato il pubblico con un dito medio prima di dileguarsi dietro le quinte.”

Ma le griffe sono diventate di sinistra? Ma se le griffe sono di sinistra il dito medio è di destra? Ma allora è cafona la destra? Ah no, attenzione, le griffe sono fuori luogo, dice il “giornalista” al primo maggio, quindi la triade sindacale è rea di invitare sul palco uno che va in giro griffato (e rivendica di essere salito sul palco con due rolex) e che fa il dito medio da cafone e comunista qual’è. Ma non è comunista perché è fuori luogo in quanto griffato, quindi è di destra, no? Quindi in buona sostanza Libero sta parlando male del primo maggio perché ha invitato sul palco artisti cafoni non politicizzati di destra. Aspettate, ma che per caso La Sinistra Radical Chic ha acquisito le proprietà di Libero e non lo sapevamo?

La dolce Francesca Michielin, ex X Factor, si è lasciata invece sfuggire un sonoro vaffa(“Vaffanc*** vaffanc*** a te”), questa volta però “motivato: “Lo facciamo sempre nei live e anche qui ho voluto mantenere una sorta di voglia di sovversione, un invito a reagire”. Più criptico invece John De Leo, ex cantante dei Quintorigo e noto per le sue qualità vocali fuori dal comune, tra jazz e rumorismo. Qualcuno pare aver sentito un rutto uscire dalla sua bocca, durante l’esibizione. Buona festa dei lavoratori.”

Riassumendo le idee del “giornalista libero”:
Stato sociale: gommunisti demmerda;
Sfera Ebbasta: cafone fuori luogo quindi non di sinistra ma non posso dire che è di destra come il giornale che vendo;

F. Michelin: il vaffanculo è di destra o di sinistra? Boh, però intanto ci metto che è ex di x factor che sulle reti del padrone non c’è stato mai così si capisce che dei nostri non è;
John De Leo: e il rutto? Qui si apre una diatriba filosofica-politica di non poco conto. Il rutto è di destra in quanto cafone e opposto alla borghesia dei radical chic come quando lo fa il grande Bud Spencer dopo i fagioli o è cafonaggine di sinistra gommunista e anticlericale come quando lo faceva Piero Pelù all’inizio de “El diablo”?

Attenzione, qui c’è poco da scherzare ragazzi! Ne va della coerenza intellettuale del “giornalista” “lavoratore” che mentre voi vi state a divertire con i gommunisti rossi a piazza San Giovanni lui sta “seriamente lavorando”(cit.) .

Ad ogni modo la diatriba è aperta, così come l’eterna domanda sul miglior uso da fare del giornale Libero (quello stampato): lo dedichiamo al pesce o alle emergenze fisiologiche quando l’autogrill è distante?

Alessandro Chiometti

3 Maggio 2018   |   articoli, riflessioni   |   Tags: , , , ,