2019: Still watching the watchmen :)

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La serie a fumetti creata  da Alan Moore e illustrata da Dave Gibbons ha avuto nuova gloria nel 2019 con l’uscita della serie HBO che mostra il suo seguito.  
La graphic novel originale ambientata nel 1985 (e uscita in quello stesso anno) è stato l’unico fumetto a vincere il premio Hugo e ad essere citato dal Time come uno dei migliori cento romanzi del secolo scorso.
Rappresenta l’apice del genio letterario e visionario di Moore ed è una delle letture obbligate a chiunque piacciano i generi della fantascienza (ucronica e/o distopica), dei supereroi e dei grandi complotti.

 

L’omonimo film diretto da Zack Snyder  (300,  Sucker Punch, Batman Vs. Superman,  Justice League) del 2009 aveva rilanciato in modo convincente la fama della graphic novel, attualizzandola e rendendo al cinema in due ore e mezza (sappiamo che esistono due versioni con aggiunte che lo portano a durare quasi il doppio ma non abbiamo avuto modo di vederle ancora) un’ottima versione del fumetto. Ovviamente per far questo molte cose sono state rimosse, come la maggior parte delle storie dei MinuteMen (i vigilanti antecedenti i “Watchmen” nel mondo alternativo di Moore) o i “Racconti del vascello nero” vero e proprio fumetto nel fumetto che leggeva un personaggio secondario.

Sia nel libro che nel film il plot è il medesimo seppur con un cambio di finale. I Watchmen sono ex vigilanti mascherati che combattevano il crimine e per effetto di un decreto legge sono stati costretti a ritirarsi o a svelare la loro identità per mettersi al servizio del governo Usa. Vigilanti senza poteri particolari ma con solo una forma fisica eccezionale (Il comico e Spettro di seta), capacità ingegneristiche fuori dal comune (Gufo Notturno), un’intelligenza senza eguali nel pianeta (Ozymindias), una volontà di ferro nel combattere il crimine per un fervore mistico dovuto a traumi infantili (Roschach). Nella loro squadra poi c’era il Dr Manhattan, un uomo che ha ricevuto dei poteri quasi divini a causa di un incidente in un laboratorio ricerca fisica sperimentale. (Unico personaggio della storia con superpoteri).
Il comico è arruolato da tempo al servizio del governo, Ozymindias e Silk Spectre hanno rivelato la loro identità ovvero, rispettivamente, Adrian Veigt e Laurie Juspecikx e si sono ritirati; ora lui ha messo la sua grande intelligenza in cerca di una salvezza per il pianeta e lei è la moglie del Dr Manhattan con cui però è in crisi coniugale. Roschach continua a combattere illegalmente il crimine sul e  il Gufo Notturno è scomparso dalle scene senza svelare la sua vera identità al pubblico ma il lettore/spettatore sa che è Daniel Dreiberg pronto a consolare Laurie quando si allontana dal Dr Manhattan. Costui se ne va in giro nel suo corpo blu elettrico svolazzando a mezz’aria e cercando anch’esso di capire come evitare una guerra nucleare con l’Urss che sembra ormai alle porte. Percepisce il tempo nella sua eternità  facendo andar fuori di testa chiunque provi a ragionare con lui sull’argomento, ed è lui che ha cambiato il corso della storia intervenendo nel Vietnam e consentendo agli Usa di vincere la guerra.

Eppure ciò è servito solo ad accelerare la crisi con l’Urss e mentre il Doomsday Clock (l’orologio che misura la distanza del pianeta terra dall’apocalisse è sempre più vicino alla mezzanotte) qualcuno comincia ad uccidere gli ex watchmen, cominciando dal Comico e da ciò che resta dei Minutemen, poi cercano di assassinare Ozymindias (fallendo). Chi può essere che ce l’ha con loro? Il vecchio nemico Moloch con cui si sono più volte scontrati?  Il Dr Manhattan non può saperlo perché c’è una barriera di tachioni (dovuta alla probabile guerra nucleare che sta per giungere) che gli impedisce di percepire il tempo oltre il 1985. A Roschach, Gufo Notturno e di Spettro di seta non resta che tirar fuori le vecchie uniformi indagare sul campo.

Non vi sveliamo i finali diversi fra film e fumetto, ma se volete guardare la serie targata HBO è bene che vi leggiate il fumetto perché la .

Il degno sequel delle avventure dei Watchmen è firmato Damon Lindelof (noto per il suo lavoro su Lost),  la miniserie è di certo uno dei migliori prodotti televisivi usciti nei tempi recenti, e merita una visione attenta in ogni sua puntata.

Tema fondamentale della serie è il razzismo e infatti inizia a Tulsa nel 1921. Nonostante quel che vi abbiamo descritto della graphic novel originale e quindi potete immaginare quante sorprese vi può rivelare un suo seguito, il fatto che tutto ciò che ci viene mostrato nei primi minuti della prima puntata è una ricostruzione molto fedele dell’attacco dei suprematisti bianchi avvenuto allora in quella città è forse per noi la cosa più incredibile di tutta la serie. Ad ogni modo, dopo lo sguardo necessario nel passato la storia prosegue nel 2019 alternativo di Alan Moore dopo gli avvenimenti del 1985: il Dr Manhattan è su Marte, Ozymindias (qui interpretato da Jeremy Irons) non si sa bene dove si trovi in scene deliranti apparentemente slegate dal contesto. Degli altri watchmen nessuna notizia finché non arriva Spettro di seta che è passata dalla parte della polizia catturando i nuovi vigilanti mascherati e non registrati. Non è vietato in questo mondo ucronico fare il vigilante mascherato, anzi la polizia è formata da essi, ma per l’appunto devi essere un poliziotto.
Così, conosceremo nuovi vigilanti come Specchio, Terrore Rosso e Sorella Notte. Conosceremo anche di come proprio il razzismo degli anni 20-30 ha generato il primo vigilante, Giustizia Mascherata, che poi entrerà nella squadra dei MinuteMen.

Ma anche nel 2019 il razzismo a Tulsa cova sempre sotto la cenere, gli eventi del 1985 hanno lasciato dei problemi irrisolti in molte persone, qualche anno prima una spedizione punitiva aveva fatto fuori numerosi poliziotti che da quel momento hanno deciso di nascondere la loro identità con delle maschere, il tutto in un contesto sempre più onirico, surreale e la presenza –assenza del Dr Manhattan che si fa sempre più sentire.

E cos’è questo complotto misterioso che i suprematisti bianchi vogliono svelare? No, ci siamo riusciti a non far spoiler fino a qui e non distruggeremo tutto nelle ultime due righe. Ma, lo sapete, il complotto nelle storie di Alan Moore c’è sempre. Forse.

J. Mnemonic

2 Marzo 2020   |   articoli, recensioni   |   Tags: , , , , ,