Ulula il Padula

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Mi segnalano la prima reazione al numero speciale della nostra rivista “La città di paglia”, la mette in rete “Terni magazine”, periodico on line di cui da tempo ci arrivano gli aggiornamenti (non da noi richiesti) sulla nostra casella di posta elettronica. Ho modo così di conoscere il “Giancarlo Padula pensiero” sul mio articolo “Le crociate ternane” del numero di Civiltà Laica suddetto, lo fa in un ridondante spreco di spazio web intitolato “Testamento biologico/ Terni all’avanguardia per la difesa della vita, non è una città di inciviltà laica”.

Premetto che commenterò solo le prime venticinque righe della sua enorme fatica, visto che le restanti (oltre duecento) sono solo un imbarazzate agglomerato di imprecisioni su Beppino ed Eluana Englaro e un riproporre opinioni religiose personali (dell’autore) sull’indisponibilità della vita  facendosi scudo delle solite argomentazioni di una minoranza della comunità scientifica, cattolicamente orientata, quivi immancabilmente rappresentata dall’integralista religioso nostrano Dott. Virgolino, esponente del famigerato movimento “Scienza e Vita”.

Il Padula esordisce con la grancassa: “E’ davvero sorprendente leggere dabbenaggini come quelle relative al Testamento biologico su un foglio locale  denominato ‘Civiltà laica’”.

Ora se l’italiano non è un opinione, dal Sabatini Coletti (dizionario on line della lingua italiana messo a disposizione dal Corriere della Sera) “dabbenaggine” significa: “Caratteristica, comportamento di chi è ingenuo, credulone.” Non è che voglio spaccare il capello in quattro ma logica vorrebbe che se il Padula da del credulone/ingenuo a qualcuno poi dovrebbe spiegargli perché è stato tale. Dato che il mio articolo è solo un commento ai fatti indiscutibilmente successi a Terni intorno al biotestamento la domanda è: Sig. Padula, dove sono stato ingenuo? vuole essere così cortese da dirmelo? Forse il registro dei biotestamenti è stato approvato? forse otto consiglieri del PD non gli hanno votato contro? forse gli esponenti della lista del Sindaco non hanno votato contro il loro stesso Sindaco? Forse non c’è stato un convegno anti-testamento biologico in cui l’UGCI ha annunciato con enfasi la partecipazione del Vescovo?

Spero che cortesemente l’Egr. Sig. Padula mi faccia sapere dove ho peccato di dabbenaggine, nel frattempo continuiamo ad esaminare la sua fatica che continua cambiando immediatamente argomento: “e pensare che le stesse persone che fanno parte di questo gruppo scendono in piazza perché dicono che in Italia non c’è la libertà di stampa.”

Qui il Padula dimostra di aver avuto copia delle nostre riviste in passato ma di essersi limitato a guardare le figure, altrimenti certe cose non si sognerebbe di scriverle, infatti l’unica volta che abbiamo parlato della Libertà di Stampa l’abbiamo fatto spiegando proprio perché NON scendevamo in piazza con le recenti proteste. Pazienza, noi scriviamo per chi ci vuole leggere, sappiamo che c’è chi si limita alle figure e al massimo ai titoli.

 “Ci verrebbe voglia di scrivere, “ma cosa ti puoi aspettare dalla “banda di quelli di Civiltà laica?…….”,  ma non lo scriviamo perché rispettosi del pensiero altrui anche se non lo condividiamo.”

A parte l’abuso indiscriminato di puntini di sospensione, c’è da chiedersi se il Padula nella sua vita ha mai sentito parlare del principio di non contraddizione. Non sembra, ad ogni modo colgo l’opportunità di dargli un consiglio: le offese gratuite o si scrivono o non si scrivono (sarebbe sempre preferibile evitare), ma mai fare la figuraccia del bambino che è colto a lanciar sassi e a nascondere la mano subito dopo, è veramente puerile.

Poi però in qualche modo te ne fai una ragione se vedi che tra i componenti del gruppo citato, in particolare ce n’è uno che tempo fa sbraitava da un radiola chiamata “Evelyn” e lanciava fuoco e fiamme contro le Amministrazioni locali e i partiti della sinistra ternana, nell’alveo dei quali si è poi comodamente amalgamato, […], tanto da essere diventato uno dei pupilli degli assessori alla cultura del Comune di Terni che si sono alternati…”

Non capisco, l’eroico Sig. Padula ha praticamente messo una foto segnaletica, perché non fa direttamente il nome? Forse  il suo cuor di leone non arriva a tanto? Togliamogli un pensiero e scriviamolo qui: il Padula parla del Professor Marcello Ricci, verso il quale ha evidentemente un rancore personale che lo fa straparlare.

Forse non l’hanno fatto parlare a Radio Evelyn? o forse il Padula  faceva parte della cosiddetta sinistra ternana che veniva puntualmente presa in giro su quella radio? Visto che scrive su Terni Magazine, rivista che mi dicono simpatizzi per il centro destra, non sarebbe il primo che ha cambiato sponda. Personalmente non mi meraviglio più di niente, però questo suo scrivere con la bava rancorosa alla bocca (e ancora non ho preso in esame la parte peggiore) è veramente degradante per lui e il giornale che la ospita.

“… tanto che la cosiddetta “Associazione Progetto” di cui il professore è uno dei maggiori animatori si becca la bellezza di 12 mila euro l’anno dal Comune alla faccia dei tagli alle spese e dagli a dare la colpa a Tremonti.”

È evidente che il caro Padula finge di ignorare che l’Ass. Progetto, come quasi tutte le associazioni ternane è stata pesantemente colpita dai tagli del comune, dettati dalla finanziaria del suo amichetto ministro. Ma visto che è così sferzante verso le spese ingiuste comunali confido che abbia già parlato o senz’altro ne parlerà presto, dei 300mila euro spesi ogni anno per i cosiddetti “Eventi Valentiniani” o dei circa 900mila euro regalati dalle amministrazioni Raffaelli alle parrocchie attraverso gli oneri di urbanizzazione secondaria (bella scelta politica con gli asili e le scuole comunali che cadono a pezzi).

Visto che si è sempre dichiarato amico del popolo perché con una parte di quei soldi non ci allestisce una mensa per i poveri di Terni come fa la Caritas? Ah già dimenticavamo: lui è ateo e anticlericale.”

Ma ora davvero c’è solo da chiedersi, di cosa caspiterina va cianciando il Padula? adesso le uniche spese degne di essere fatte sono quelle della mensa dei poveri? L’attività culturale non s’ha più da fare? Allora faccia una cosa eroico giornalista, prima di fare le pulci a chi prende le briciole si rivolga verso i suoi amichetti cattolici che prendono molti più fondi dell’Ass. Progetto per organizzare “i giovedi del libro” o quant’altro. Nel frattempo voglio ricordare, al Padula ma anche a tutti gli altri che hanno consentito alla pubblicazione di un articolo così pieno di rancore, che le mense della Caritas hanno alle spalle un’organizzazione che si chiama Chiesa Cattolica Apostolica Romana che costa a NOI, cittadini italiani, una cifra annuale che varia a seconda delle stime dai 4,5 ai 9 miliardi di euro annui. Quindi che il Padula e Terni Magazine non si preoccupino, dal momento che le associazioni laiche, atee e anticlericali avranno a disposizione lo stesso budget l’elemosina delle mense per i poveri ci sarebbe lo stesso.

Andiamo avanti

Io invero mi fermerei a riflettere, e in particolare lo dovrebbe fare il proprietario di Terni Magazine che, come detto, è una pubblicazione che strizza l’occhio alla destra ternana; personalmente,dopo aver letto l’articolo di Giancarlo Padula che gronda rancore pregresso da tutti i pori mi viene da pensare che se questo è il livello culturale del centrodestra a Terni, la sinistra qui, NONOSTANTE TUTTO, governerà per sempre.

Alessandro Chiometti

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