Ultimo saluto a Marcello Ricci

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Per poter dare l’ultimo saluto a Marcello, domani, lunedì 24/11, nel pomeriggio verrà allestita la camera ardente al Teatro Secci di Terni, dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

Alle ore 15.00 inizierà la cerimonia laica durante la quale chi vorrà potrà portare un suo saluto e un suo ricordo.

Anche su questo sito potrete lasciare i vostri contributi.  Inviateli a: info.civiltalaica@gmail.com

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Cari fratelli dell’altra spondacantammo in coro giù sulla terraamammo in cento l’identica donnapartimmo in mille per la stessa guerraquesto ricordo non vi consoliquando si muore si muore da soli.

(Fabrizio De Andrè)

Alex

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24/11/2025

Ciao Marcello,
emigrata per studio, per lavoro e per scelta, non sono riuscita fisicamente ad essere presente oggi ma affido alcuni dei miei ricordi alla tua Civiltà Laica.

Mi presento, mi chiamo Selene, classe 1988, alunna di Marcello al Liceo Scientifico Galilei, sezione A, e orgogliosamente sua segretaria ufficiale nel triennio 2004-2007. Come tutti sanno, ti facevi dare del tu e chiamare semplicemente Marcello: anarchico, rivoluzionario,
visionario e precursore dei tempi; entusiasta della vita, eternamente appassionato delle arti umanistiche, con una fiducia immensa (e forse ingiustificata) nell’umanità; convinto oppositore delle verità assolute e sostenitore del dubbio, ci hai insegnato che è “Meglio morire appeso ad un punto interrogativo che trafitto da un punto esclamativo”.

Indimenticabili i dibattiti che ci proponevi, su tematiche come il rapporto tra Fede e Ragione e tra destino e il libero arbitrio, il crocifisso nelle scuole, l’Afghanistan, l’eutanasia e la procreazione assistita: tematiche urgenti ed attuali, vent’anni fa come oggi. In genere, con la mia visione di allora, un po’ clericale e quasi democristiana, ero un perfetto contraltare in quelle discussioni intavolate in classe, stimolanti e costruttive, che avrebbero contribuito a formare le nostre idee e le nostre diverse personalità.

Imperdibili il corso sui diritti umani e il Progetto Mandela, a cui ho partecipato purtroppo per un solo anno (Hitler è buono e vuol bene all’Italia). Quando ti prendevamo un po’ in giro perché ci ripetevi infinite volte le stesse cose (il pensiero critico, i diritti umani, i nazionalismi e tutti gli “ismi” come origine di tutte le prevaricazioni ecc…) ci rispondevi che erano importanti e in futuro non ce le avrebbe più dette nessuno…quanto era vero!
Ti dirò di più, in questi anni, nei miei vari spostamenti, confrontandomi con persone di tutta Italia e di tutte le età, mi sono accorta di quanto
quelle “cose importanti” nel 2025 non sono per niente scontate e il mio pensiero immediato è sempre “Si vede che non hanno avuto Marcello come Prof”.

Non posso però dire solo gli aspetti positivi, rimango coerente come te e ti ricordo, da diligente segretaria, che davi sempre e comunque priorità alla filosofia rispetto alla storia e che non eri così tanto meritocratico nei voti.
Dei voti non ti importava quasi niente, ma ti sei speso per aiutare “gli ultimi” in qualsiasi accezione del termine; alla filosofia dedicavi più tempo perché era più difficile (effettivamente Hegel ancora mi sfugge), ma in fondo lo sapevamo tutti che la preferivi a prescindere, anche perché altrimenti non l’avresti sposata.
Anche allo scritto di matematica della maturità, con il commissario esterno e noi nel panico, hai cercato a modo tuo di aiutarci e ti aggiravi per i banchi bisbigliandoci “2 Pi greco”, credendo di risolverci il problema.

Ci hai regalato dei grandi tormentoni: la moglie di Napoleone che era una scassapalle allucinante, i filosofi che volevano dimostrare l’esistenza di Dio ma alla fine non ce la facevano mai, Kant (quanto ti piaceva Kant?), quella coppia di tuoi amici (una delle tante) che si era lasciata perché non erano d’accordo sul verso in cui mettere la carta igienica, ma soprattutto “Avete mai visto Sliding Doors?!”.

Al tuo 79esimo compleanno mi hai detto che stavi scrivendo un libro sulla tua vita e che su YouTube l’avevi raccontata con una serie di video…video che mi hanno fatto compagnia nelle serate parmigiane e grazie ai quali ho scoperto aneddoti della tua infanzia e della tua famiglia che non conoscevo: ti avrei ascoltato per altri 100 anni! L’ultima volta che ci siamo sentiti è stato per i tuoi 80 anni, al mio sms di auguri hai risposto come sempre “Grazie piccola”.

Ti pensavo immortale, anche se probabilmente non avresti voluto, ma le tue idee lo saranno, continueranno a camminare con le gambe, benché molto più corte delle tue, dei tuoi tanti studenti. Continuerò ad immaginarti in via Buonarroti, con i baffoni che sbucano tra il berretto di lana e la sciarpa, mentre inzuppi gli Oro Saiwa nell’orzo e finalmente ti diletti a conversare con Socrate, Giordano Bruno, Albert Camus (scritto C-A-M-U-S) e Gesù.

Grazie per averci insegnato tutto quello che non c’è scritto nei libri, in primis ad essere menti pensanti.
Con affetto e gratitudine

Selene

Ps: sì, sono diventata anche io una che chiede “Hai mai visto Sliding Doors?

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23 Novembre 2025   |   articoli, in evidenza   |   Tags: ,