Preti pedofili: i sacerdoti del vero cattolicesimo

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Improvvisamente, il mondo sembra essersi accorto dell'immensa patologia, non certo l'unica, che si cela dietro le scenografiche forme di una religione fondata su una concezione folle e paranoica della realtà, quale il cattolicesimo.

Che un prete diventi sempre più spesso uno stupratore di bambini è l'ovvio risultato di una fede fondata sul sacrificio di una vittima innocente. Ecce Agnus Dei, ecce qui tollis peccata mundi…. L'intera teologia cattolica si basa proprio su questo concetto, ovvero che per salvare l'umanità (da che?), era "necessario" che un innocente, però di natura divina, venisse "sacrificato", possibilmente con cruenta dispersione di sangue, affinché la sete di vendetta di suo padre, un certo Jahvé o Geova, venisse definitivamente saziata e non più diretta verso gli umani.

Un racconto orribile, osceno, patologico, surreale. Se fosse il delirio di un uomo qualsiasi, non ci sarebbe esitazione nel formulare una diagnosi di schizofrenia paranoide. Detto da una religione, diventa storia sacra, catechismo, teologia, dogma. Si noti che la simbologia usata dal cattolicesimo ha sempre sottolineato i tratti infantili della vittima sacrificale. Per alludere al Cristo, si usa la metafora dell'agnello, non della pecora o del bue. Nemmeno si parla di tori come nel mitraismo.

Ora, pensiamo a coloro che sin dalla loro giovinezza vivono totalmente immersi in questa ideologia, come appunto fanno i preti. Possiamo supporre che molti di loro hanno una personalità sufficientemente forte da poter vivere la teologia cattolica come un gioco simbolico, una sorta di psicodramma catartico, in grado di dare forma ed una apparente logica ad una fede che altrimenti sarebbe, come è, del tutto priva di logica.

Ma cosa accade quando una simile ideologia viene assorbita da menti già labili e predisposte alla vulnerabilità psichica? La categoria dei preti non è rappresentativa della popolazione generale. Chi decide di farsi prete sa benissimo che rinuncerà ai normali desideri umani: sessualità, famiglia, figli, ecc. Ora, come ci spiega la psicoanalisi, il nostro inconscio è molto abile nel mascherare le proprie difese, mistificare la realtà, nascondere le difese dietro una facciata socialmente apprezzabile come può essere, ad esempio, la cosiddetta "vocazione" di farsi prete.

Senza fare d'ogni erba un fascio, e riconoscendo che possa certamente esistere la scelta del celibato come scelta di libertà dai legami "terreni", per potersi dedicare alle proprie scelte culturali, sociali, religiose, ecc., va però detto che possiamo sicuramente supporre che fra coloro che scelgono la vita ecclesiastica possano esserci molte motivazioni nevrotiche, fondate sulla paura del mondo, della vita, delle responsabilità familiari, nonché alla paura del sesso, inevitabilmente connesso con l'autostima.

Ora, in un campione di persone in parte già predisposte a forme di disadattamento psichico, possiamo aspettarci percentuali più elevate di comportamenti patologici, specie se queste persone, per  libera convinzione o per conveniente immedesimazione, si trovano immersi in una ideologia di per sé patologica e patologizzante.

Come ho scritto in un mio saggio sull'argomento, anche lo stesso battesimo dei bambini è in sé stesso uno stupro. Nel battesimo si nega la possibilità che il povero neonato possa sviluppare in modo autonomo le proprie scelte, e viene marchiato come "cristiano" prima ancora che possa sviluppare la capacità di pensare, di parlare e di comprendere.

Certamente è orribile pensare ad un prete che adesca bambini per costringerli a ripugnanti azioni sessuali, ma vi assicuro che quando penso ad un prete che battezza un neonato, vedo ancora più violenza, ancora più oscenità, soprattutto tenendo conto che il battesimo è, spesso, non in tutti i casi per fortuna, solo l'inizio di un lavaggio del cervello che si protrarrà per tutta la vita, uno stupro psicologico dove si impedirà, se possibile, ogni confronto critico, ogni libera opinione, ogni diritto di autodeterminazione.

Una religione fondata sullo stupro psicologico, non è un caso che produca preti pedofili. Essi sono, in un certo senso, i sacerdoti del cattolicesimo più autentico e più vero. La  loro patologia non fa altro che dare forma ed espressione a radici patologiche ben più profonde, che coinvolgono interi popoli. La riflessione sul fenomeno dei preti pedofili deve poter mettere in discussione l'intero castello di patologie che quotidianamente e con notevole sforzo mediatico sono inculcate nelle menti della gente.

Luigi M Nicolai

 

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