Papa Francesco scomunica un sacerdote pro-matrimonio gay. Non è il liberale che i media vogliono.

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Leggendo tutti i titoli della scorsa settimana che dicevano che il Papa vuole dimenticare queste sciocchezze su aborto e gay, ci si immaginava quasi che Germaine Greer [1] fosse stata eletta pontefice. In realtà ciò che il Papa voleva dire è che lui vorrebbe una Chiesa che parla di più su ciò che è a favore e su che cosa è contro. Ma questo non significa che non sarà ancora contraria a quelle cose che contraddicono i suoi insegnamenti e le sue tradizioni.

 Basta chiedere a Greg Reynolds di Melbourne – un sacerdote che sembra essere stato sia ridotto allo stato laicale e scomunicato a causa delle sue opinioni radicali su donne clero e il matrimonio gay. Dal Giornale australiano “The Age: ”Il documento di scomunica – scritto in latino e senza dare spiegazioni – era datato 31 maggio, il che significa che è sotto l’autorità del Papa Francesco, lo stesso i cui titoli di Giovedì lo vedono chiedere una chiesa meno ossessionata dalle regole.”

Il documento non sembra dare alcuna ragione esplicita, ma il motivo implicito è ben compreso da tutti: Reynolds ha offeso la Chiesa Madre con la sua politica. E ‘interessante notare che l’ex prete dice a The Age che lui “vuole la stessa cosa che il Papa”, che è quello di “incoraggiare la riforma e la chiara necessità di rinnovamento nella Chiesa.”

Da questo si capisce che Reynolds, come molti liberali, ha frainteso le parole di Francesco. La riforma strutturale è chiaramente necessaria per evitare orrori futuri, come lo scandalo pedofilia, e il rinnovamento è una cosa che i cristiani desiderano da sempre. Ma Reynolds vorrebbe buttare via la dottrina cattolica, e questo Francesco non farà mai, perché egli è, nonostante i migliori auguri di tanti media, un cattolico. Il trattamento che ha riservato a Reynolds lo dimostra.

Tim Stanley – The Telegraph 23/9/2013

Traduzione di Alessandro Chiometti

[1] Germaine Greer è una scrittrice e giornalista australiana considerata da molti come una delle più influenti voci del femminismo del XX secolo

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