Le famiglie allargate e le menti ristrette

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Bisogna ringraziare il portale di Terni In Rete che da spazio anche all’integralismo religioso più becero e bigotto, senza gli articoli che appaiono sull’home page del portale cittadino più visitato non potremmo avere una conoscenza così ampia del fenomeno del fondamentalismo vetero-cattolico.

L’argomento pubblicato recentemente riguarda il “dramma” dei bambini figli di genitori separati e divorziati. Il dramma ovviamente è tutto dell’autore dell’articolo che non si rassegna a vivere in un mondo diverso da quello dei suoi sogni infantili, e si vede costretto a misurarsi con la cruda realtà.

In questa realtà gli uomini e le donne, imperfetti e imperfette, scoprono che l’amore non sempre è eterno e che quello che provavano per il loro partner dieci anni fa non è lo stesso di quello che provano oggi. O magari scoprono di aver trovato finalmente l’uomo o la donna della loro vita ma che purtroppo non è l’individuo che si sono sposati.

In tutte le società civili questo oramai non è più un problema, esiste la separazione ed esistono i divorzi, e quando ci sono di mezzo i figli è necessario fargli comprendere che è meglio per tutti, soprattutto per loro, vivere senza continue tensioni e litigi che possono generare, drammi reali e non inventati di sana pianta come fa l’opinionista di tempus vitae.

Opinionista che nella sua esperienza ha visto cose che voi umani non potreste mai immaginare… bambine che chiedono alla mamma se è con il nuovo compagno prima di parlare, bambine che dichiarano che il giorno più brutto della vita è quello in cui la mamma si fidanza di nuovo, bambini che si suicidano quando vedono il fratellastro generato dalla matrigna.

Ma mi chiedo, una persona normale che ha tutte queste esperienze drammatiche nel suo mondo catto-integralista mentre di fuori, nel mondo reale, tutti dicono che non ci sono drammi insuperabili e addirittura la separazione e la nuova famiglia diventa un’opportunità di crescita… possibile non gli venga un poco da interrogarsi se è il suo mondo catto-integralista ad essere sbagliato? Non sarà che i figli cresciuti con la favoletta della sacra famiglia eterna indissolubile inattaccabile e invincibile quando poi, EVIDENTEMENTE, sono costretti a fare i conti con il mondo reale hanno più problemi degli altri?

Non sarà che forse è da mettere in discussione la pretesa di stilare patti eterni quando ormai tutti sappiamo che l’uomo è imperfetto, fallibile e volubile?

No, non si può ovviamente, e sapete perché? Perché l’ha ricordato il Papa ovviamente, che come noto di figli e famiglia sa tutto…

L’autore non spiega se auspicherebbe il ritorno al delitto d’onore che senz’altro era molto più cattolico del pagano divorzio, ma tant’è che è di certo questa l’ovvia catto-integralista soluzione. 

 

Alessandro Chiometti

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