La gazzetta clericale dello sport

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Mi era già capitato di notare quanto spazio sia dedicato alle posizioni clericali nelle pagine rosa più famose d’Italia, ovvero quelle della “Gazzetta dello Sport”, poco tempo fa per parlare del Testamento Biologico avevano dato voce a una delle persone più fondamentaliste del panorama opinionistico italiano, quell’Antonio Socci di cui purtroppo già dobbiamo sorbire la perenne presenza sui teleschermi. Non mi risulta che nei giorni precedenti o in quelli seguenti la redazione della “rosa” si sia preoccupata di dare un punto di vista laico sulla questione.

Oggi la Gazzetta si ripete dando voce a uno dei tanti tromboni porporati, ovvero Monsignor Ignazio Carrasco de Paula presidente della Pontificia Accademia per la Vita, sul tema del giorno cioè il premio Nobel al biologo Robert Edwards padre della FIVET, ovvero quella fecondazione assistita che ha dato, e dà tutt’ora, speranza a milioni di coppie che naturalmente non potrebbero avere figli.

Il monsignore, intervistato da Giorgio dell’Arti spiega perché non è contento della scelta, leggiamo alcune perle destinate a restare nella storia della suprema arte dell’aprire bocca e dargli fiato.

Dice Ignazio Carrasco: “innanzitutto senza Edwards non ci sarebbe il mercato di milioni di ovociti con il relativo commercio”. Attribuire colpe inesistenti è un meccanismo classico di chi è in malafede, seguendo il ragionamento del porporato potremmo certo argomentare che dato che senza Gesù non ci sarebbero state l’inquisizione e le crociate non si capisce perché mai la Chiesa continua a dedicargli tanta devozione.

secondo, senza Edwards non ci sarebbero un gran numero di congelatori pieni di embrioni che nel migliore dei casi sono in attesa di essere trasferiti negli uteri ma che più probabilmente finiranno per essere abbandonati e morire”. C’è solo da chiedersi quanto piangerà il cuore di questi sensibili porporati di fronte ai miliardi di embrioni che naturalmente muoiono nella fecondazione tradizionale, del resto sappiamo bene che a questi individui interessa la vita AL concepimento e ALLA morte, di quello che c’è in mezzo non glie né po’ fregà de meno come si dice a Roma; meglio pensare a un agglomerato informe di sedici cellule piuttosto che al dramma di milioni di madri sterili che non possono avere figli.

Senza Edwards non ci sarebbe l’attuale stato confusionale della procreazione assistita con situazioni incomprensibili come figli nati da nonne o mamme in affitto”. Del fatto che il monsignore e la chiesa tutta si trovano in stato confusionale e non riescano, da tempo, più a capire il mondo in cui sono costretti a vivere in attesa di quello celeste, francamente non credo importi a nessuno al di fuori dalla curia; sul fatto che invece, a causa della loro confusione, i politici italiani hanno varato una legge talebana (che peraltro sta venendo smontata pezzo a pezzo dai ricorsi giuridici) importa molto. Ma qui il monsignore attribuisce palesemente ad altri le proprie colpe, e questo non è elegante.

in conclusione direi che Edwards non ha in fondo risolto il problema dell’infertilità” E beh, certo, il monsignore con le sue preghiere ha fatto tanto invece…

E gran finale: “ La giuria del Nobel […] ha da sempre una forte connotazione antiromana. Preferirono dare il Nobel per la pace ad Arafat […] che a Giovanni Paolo II.” Chissà forse avrebbe aiutato che il precedente pontefice non avesse sostenuto in tutti i modi le dittature militari in America Latina tanto per fare un esempio? Magari anche semplicemente non farsi fotografare a braccetto con Pinochet poteva essere una buona idea per vincere il Nobel per la pace.

Ad ogni modo quello che risulta evidente, e di cui anche il monsignore se ne sarà fatto una ragione al di là delle dichiarazioni di facciata, è che al di fuori dell’Italia l’influenza della CCAR sta scemando a vista d’occhio e delle loro posizioni anacronistiche e fondamentaliste le grandi istituzioni se ne infischiano allegramente nella grande maggioranza dei casi.

Edwards ha dato una speranza al mondo, in Italia l’abbiamo rifiutata a causa della classe politica più clericale di tutto l’Occidente. Questo è un parere laico, avremo mai modo di leggerlo sulla Gazzetta dello Sport?


Alessandro Chiometti

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