2 giorni fa
UMBRIA: PER LE DESTRE UN LABORATORIO CONTRO LA LIBERTA' DELLE DONNE
Prosegue l'iter per l'approvazione della proposta di legge a firma Lega per modificare il testo unico in materia di Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria.
Una proposta che stravolge il TITOLO IV del testo di legge riguardante le “POLITICHE PER LE FAMIGLIE” tentando, in maniera neanche tanto velata, di affermare l'esistenza di un'unica tipologia di famiglia, con un'impostazione anacronistica e retrograda.
Una proposta che apre al privato, equiparando non meglio specificate “strutture convenzionate” ai consultori, già fortemente indeboliti da anni di tagli e disinvestimenti. Inoltre, nei pochi consultori sopravvissuti, le associazioni delle famiglie diventano “guardiane” e assumono un potere enorme insegnando la contraccezione ‘naturale’ e dissuadendo dall’aborto. Si parla di “interventi a sostegno della natalità”, ma non si fa alcun riferimento a politiche del lavoro, a un rafforzamento del welfare pubblico, mentre si torna all'idea di istituire un assegno prenatale per le madri che decidono di portare avanti la gravidanza: siamo alla monetizzazione della maternità.
Ritorna ancora la mediazione familiare quale unico strumento per la risoluzione dei conflitti familiari, anche nel caso dei padri violenti, senza mai far riferimento alle donne che subiscono violenza, né tanto meno alla Convenzione di Istanbul.
Con questa proposta di legge l'Umbria si configura sempre più come un laboratorio politico di una destra fondamentalista patriarcale ed omotrasfobica ,contraria alla libertà delle donne e completamente scollegata dalla realtà sociale del 21esimo secolo.
Chiamiamo dunque tutte e tutti, società civile, associazioni, sindacati, politica alla mobilitazione permanente contro questo tentativo di cancellare le conquiste di libertà delle donne, degli uomini, delle persone LGBTQI: difendiamo le norme di civiltà e democrazia dell’Umbria e dell’Italia conquistate negli anni.
Chiediamo alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e alle forze politiche al governo della regione di ritirare la proposta di legge.
RU2020- Rete Umbra per l'Autodeterminazione
per info reteumbraautodeterminazione@gmail.com ... Vedi tuttoVedi meno
www.change.org
BASTA USARE L'UMBRIA COME LABORATORIO POLITICO CONTRO I DIRITTI DELLE DONNE3 giorni fa
Cara Anna Bonetti,
visto che ti sei esposta in prima persona spero non ti dispiaccia che ti rispondo sulla tua bacheca (poi semmai potrai sempre cancellare come fanno spesso quelli dell'associazione per cui hai speso la tua faccia con i miei commenti sulle loro pagine).
Potrei portarti decine di discorsi scientifici per spiegarti che stai mischiando cose che non c'entrano nulla, tuttavia non lo farò perché in realtà sembrerebbe che ti sto cercando di convincerti di qualcosa e invece non ho la minima intenzione di convincerti di nulla.
Perché al di là di tutte le discussioni, che ti piaccia o no, tu sei qui fra noi (e siamo tutti contenti che tu ci sia) per una scelta, quella di tua madre.
Qualunque cosa ti possano dire, nessuno dei pro-choice di cui io faccio parte (ovvero i sostenitori della libertà di scelta della donna, che tu e la tua associazione chiamate assassini) ha mai avuto in mente di far cambiare idea a tua madre e nessuno avrà mai la pretesa di farlo con altre donne che porteranno quella scelta. (Se qualcuno mai lo farà o l'abbia fatto è un deficiente di cui non ritengo valga la pena parlare)
Quello che si chiede è di rispettare le scelte diverse di altre donne che decidono del loro corpo e della loro vita seconda la legge.
Perché la vita è diversa da quella delle favolette, a volte si fanno scelte difficili ma quando queste riguardano la propria vita o il proprio corpo nessuno ha il diritto di metterci bocca. E prima che tu risponda che lotti per il diritto dei bambini di nascere, semplicemente non è così, perché il feto (che ti piaccia o no finché si è nella pancia della madre si è embrioni o feti) è un unico individuo con la madre. Punto.
Pensare di mettere i diritti della madre contro quelli del suo feto è semplicemente assurdo.
Se a causa di una fede non si riesce a capire questo semplice punto, allora quella è una fede malata o distorta. Molti dei leader della tua associazione sono schiavi di queste fedi malate ma molti sono semplicemente disonesti intellettualmente perché mentre millantano di difendere il diritto della nascita impediscono (sempre in nome della loro fede) di nascere a migliaia di altre persone mettendo ostacoli di ogni genere su ogni forma di fecondazione assistita e maternità surrogata.
Il rispetto alla diversità nasce dal rispetto dei diritti, quindi come tua madre ha avuto il diritto di portare avanti la sua scelta, quello che si chiede è di rispettare il diritto di altre donne a fare scelte diverse.
Saluti e buona fortuna.
Alessandro Chiometti ... Vedi tuttoVedi meno