il peccato originale

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Il vero peccato originale della società occidentale è proprio la stessa concezione giudaico-cristiana di peccato originale!

Il fatto che la natura umana sia fondamentalmente negativa e predisposta ad essere colpevole e ribelle, ha dato per millenni la giustificazione teologica ad una casta sacerdotale per dispensare perdoni, salvezze, indulgenze, ma anche minacce, divieti ed anatemi.

Non è un caso che il mito del "peccato originale" riguardi la conoscenza. In altre culture abbiamo miti primordiali sull’omicidio, sull’incesto. Nel primo libro della Bibbia, sfortunatamente, la sofferenza della condizione umana viene interpretata come una meritata "punizione". Per cosa? Non era una faccenda di mele (quello è solo un gioco di parole medioevale, perché in latino "male" di dice "malus" e "melo" si dice "malum") né di sesso (ai mitici progenitori era stato già affidato il compito di moltiplicarsi), bensì di conoscenza.

Il "frutto proibito" è infatti la conoscenza, perché l’abero da cui cogliere tale frutto si chiama appunto "albero della conoscenza del bene e del male". Le divinità del libro della Genesi, gli Elohim, nonché il dio monoteista Jahvé, volevano che gli uomini fossero ingenui ed obbedienti come bambini. Curiosamente, guarda caso, anche la chiesa vuole fedeli-bambini, obbedienti, creduloni (dicesi: "fede"), facilmente consolabili con statuine e benedizioni, facilmente spaventabili con inferni di fuoco e demoni.

Invece quando gli uomini diventano adulti, ahimé, vogliono capire, scoprire, darsi da soli un’etica, delle regole di convivenza.  "Conoscenza del bene e del male" significa anche il potere di darsi delle leggi, definire appunto ciò che è bene e ciò che è male.

A tutt’oggi, la chiesa non riconosce all’umanità il diritto di acquisire una conoscenza libera da dogmi nonché decidere le linee etiche sulla base delle proprie esigenze di convivenza sociale. Non è un caso che i principali contrasti fra il mondo laico e la chiesa siano proprio su questi fronti: scienza ed etica.

Il mito del "peccato originale", dopo 3000 anni, continua a creare contrasti e lotte politiche fra chi pretende di redimere l’uomo attraverso divieti e prescrizioni e chi, molto più semplicemente, fonda la propria visione sulla libertà di coscienza.

Luigi M Nicolai

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