Contraddittorio per tutti, sempre e comunque?

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“Vieni via con me” trasmissione di successo di Rai Tre ha generato molte polemiche (assolutamente inevitabili quando si fa giornalismo e non servilismo).

L’accusa rivolta agli autori e agli stessi Roberto Saviano e Fabio Fazio è in particolare quella di non aver concesso contraddittorio durante la trasmissione.

L’accusa che suona ridicola quando si parla del monologo dello scrittore campano sulle mafie al nord, visto che si è limitato a citare inchieste giudiziarie, diventa grottesca quando viene fatta dal Vaticano che si è lamentato dello spazio concesso a Mina Welby e a Beppino Englaro.

È inutile ricordare che non risulta concesso il benché minimo spazio alle posizioni anticlericali su tutti mass media che sono proprietà dei vescovi (tanto per capire chi è che sta chiedendo il contraddittorio), ma pur limitandosi al servizio pubblico vogliamo pensare  a che cosa succederebbe se agli anticlericali dovesse esser concesso lo stesso spazio che hanno i prelati?

Tanto per ricordare dei dati recenti, come provarono a denunciare i Radicali in occasione della mancata visita del Papa alla Sapienza, dal 2005 al 2008 gli esponenti del vaticano avevano avuto nei telegiornali delle TV pubbliche uno spazio superiore a qualsiasi forza di governo o di opposizione o istituzionale (circa 27 ore in due anni e mezzo sul TG1 contro le 14 ore concesse al Presidente della Repubblica, tanto per avere un idea). Vogliamo contare il minutaggio delle posizioni anticlericali?

O, per fare un altro esempio, cosa succederebbe se le forze anticlericali del paese avessero garantiti spazi analoghi al programma “A sua immagine” ovvero 2h e 15’ settimanali su RAI 1?

Se poi vogliamo entrare nel merito della questione, cosa che i porporati evitano accuratamente, la presenza di Mina Welby e Beppino Englaro a "Vieni via con me" stava a denunciare il mancato riconoscimento dei diritti di chi vuole rifiutare delle cure.

Chi avrebbe dovuto fare da contraddittorio? Qualcuno che non vuole rifiutare le cure? ma scusate… chi glie lo nega il diritto di NON rifiutare le cure?

Qualcuno che ha tutti i diritti rispettati e riconosciuti dovrebbe fare da contraddittorio a chi invece vede i suoi diritti costituzionali negati o difficili da affermare? E a che titolo?

Come dicevo una richiesta grottesca: una teocrazia assolutista che non consente mai il diritto di replica  nei suoi spazi, che gode di dominio mediatico su ogni emittente pubblica e che sbraita perché per una volta è stato dato spazio a delle voci che dissentono dai suoi precetti religiosi.

Siamo alle solite… tutto normale in Talebania.

 

Alessandro Chiometti

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