Che ridere, la destra italica rinnega il Papa!

Pubblicato da

L’operazione di furbo restyling che Bergoglio sta conducendo per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana volta a cancellare i danni fatti dall’impresentabile Ratzinger ha gettato nel panico quella fazione politica che fino a ieri si faceva scudo delle sottane pontificie ogni qualvolta si parlava di temi laici.

L’On. Cicchitto ha avuto la premura di ricordare al popolo italico che “un conto è predicare un conto è governare”. Caspiterina Onorevole, ma lo sa che per molto meno quando si parlava di eutanasia o di diritti degli omosessuali sarebbe stato buttato fuori dal partito?

Questa volta però si parla di immigrazione e in questo caso le parole del papabbuono non possono andar bene per chi da decenni cavalca la xenofobia italica. Quindi cosa si fa? Si sguinzaglia il “laico” di partito a dire che nonostante anche il Papa abbia svergognato la nostra nazione in diretta mondiale di violare i più elementari diritti umani, la politica della destra italica sull’immigrazione non cambierà di una virgola. Avanti con i Cie lager e con il fomentare la guerra fra poveri fra neo disoccupati italici ed extracomunitari disperati.

Che un conto è predicare un conto è governare l’On. Cicchitto, “laico” per l’occasione, non ce lo deve venire a dire a noi, lo deve dire ai suoi colleghi di partito che per decenni hanno negato diritti agli omosessuali, ai non credenti, ai diversamente credenti e a coloro che chiedono una morte dignitosa.

Lo deve dire a coloro che negano la democrazia a colpi di dittatura della maggioranza, facendosi scudo di feticci, tonache e testi sacri.

Lo deve dire al suo collega di partito Ignazio La Russa che da ministro augurava la morte a chi non voleva simboli religiosi esposti nei luoghi pubblici.

Le parole del papabbuono insomma hanno fatto scoprire che le forze politiche conservatrici di questo paese sono aderiscono con vigore al “cattolicesimo fai da te” religione comune a tanti, tantissimi, praticamente la quasi totalità di coloro che si definiscono cattolici.

Io sono cattolico però… frase che oramai sentiamo così spesso che non ci facciamo neanche più caso, che ormai non è limitata agli insostenibili dogmi teologici che mortificano la ragione umana ma viene detta da tempo dai cattolici “di sinistra” che sono cattolici però vorrebbero testamento biologico e coppie di fatto (vedi alla voce Vendola) e da oggi anche da quelli di destra che sono cattolici però di diritti umani per gli immigrati non se ne parla.

Risultato, chi è rimasto cattolico senza però? Lo chiediamo con sincera ironia, perché da tempo vorremmo capire con chi ci dovremmo confrontare quando parliamo di cattolici.

Alessandro Chiometti

blog   |