Che barba che noia

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Ogni santissimo Halloween la stessa identica storia. Anatemi, condanne, richiami alle identità culturali cristiane, avvisi di “pericolo demonio” ovunque. Ma che noiosi che sono, fa quasi pena sottolineare il loro sfoggio di integralismo che è tanto più becero quanto più paterno si vuol mostrare.

Si parte dalla cronaca nazionale con l’immancabile Cardinal Carlo Caffarra di Bologna che sintetizza il suo pensiero usando la frase “brutta resa al relativismo dilagante” per descrivere la festa di Halloween (inutile commentare frasi prive di senso logico, basti ricordare che per il loro assolutismo, cioè il contrario del relativismo, questa Europa ha pagato pesantemente il conto), e si arriva alle esternazioni sui siti locali che danno spazio niente po’ po’ di meno che alle farneticazioni di Padre Amorth esorcista (quando si dice fomentare la superstizione e l’ignoranza).
Il prelato, abituè di Radio Maria, rilascia due chicche in poche righe. La prima: “festeggiare la festa di Halloween è un osanna al diavolo“, mostra tutta la sua totale assenza di competenza sull’argomento… evidentemente i popoli nordici che la festeggiavano prima del cristianesimo erano onniscienti. Ma la seconda è di quelle che tolgono il fiato: “L’uomo e’ diventato il dio di se stesso, esattamente cio’ che vuole
il demonio”… Come? attenzione attenzione, Padre Amorth rivela che il libero arbitrio è stato concesso dal demonio!!! Osanna, tappi di spumante, fuochi d’artificio trik-trak e bombe a mano. Chiudete la porta che siamo tutti… e buon halloween!

Alessandro Chiometti

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