VADE RETRO, OMO!

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1) Così, per non perdere l’abitudine, il Vescovo emerito di Pistoia, Simone Scatizzi ricorda agli eventuali smemorati che:
“L’ostentata e dichiarata omosessualità impedisce l’amministrazione della comunione” [1].
Fermo restando che un Vescovo, per di più se emerito, ha il diritto di indicare chi può e chi non può ricevere la Comunione, ci ha ugualmente colpito questo pronunciamento, poiché l’anno da poco terminato è stato contrassegnato da una recrudescenza delle violenze a danno delle persone omosessuali.
Da questo punto di vista, vi è pure un elemento “confortante”: le violenze sono ugualmente presenti al Sud, al Centro ed al Nord: due ragazzi aggrediti a Canicattì, nell’Agrigentino, Francesco e Massimo presi a calci ed a colpi di casco sul viso a Roma, due ragazze picchiate a Padova, perché si baciavano in strada.
Naturalmente, a Roma, essendo la capitale del Paese, le cose sono state fatte un po’ più in grande:
“54 le violenze denunciate alla polizia dall’inizio dell’anno, sette i raid vandalici contro locali gay.
… petardi e molotov contro i locali omosex e la Gay Street, le scritte omofobe sui muri per le strade” [2]. 
D’ altra parte, non possiamo e non dobbiamo dimenticare che questi sono eventi contingenti, mentre la Chiesa, nella fattispecie Monsignor Scatizzi, si rapporta all’eternità.

2) In ogni caso, noi vogliamo spezzare una lancia, fors’anche due, a favore dell’emerito Vescovo di Pistoia e non solo perché è stato immancabilmente criticato dalle varie associazioni gay, ma anche, e soprattutto, perché ha dimostrato di possedere quella memoria storica, che è sempre più rara e di cui tutti lamentano la scomparsa.
Così, la Sua presa di posizione ha richiamato anche alla nostra mente quanto a suo tempo scrisse l’indimenticabile Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, Joseph Ratzinger.
“Come accade per ogni altro disordine morale, l’attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio.
Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l’omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico (ogni commento è superfluo; NdA).
… Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata.
Quando tale affermazione viene accolta  e di conseguenza l’attività omosessuale è accettata come buona, oppure quando viene introdotta una legislazione civile per proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto, né la Chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano.
… la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo e richiama una preoccupazione morale.
Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza omosessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare ( è preferibilke non commentare, NdA)” [3].     
Naturalmente, un Porporato/Cardinale come Joseph Ratzinger, attento ai mutamenti sociali e dotato di spirito ecumenico, non poteva trascurare i transessuali:
“Tra le anomalie psico-sessuali si colloca il transessualismo, una rara patologia che può essere descritta come la condizione di un soggetto che è sessualmente definito dal punto di vista anatomico, ma che ha sviluppatola convinzione di trovarsi in un corpo sbagliato e che pertanto nutre il desiderio non solo di comportarsi in modo consono a tale convinzione, ma di solito anche di realizzare concretamente il mutamento del proprio aspetto corporeo.
Il transessualismo in questo senso stretto rientra nel novero delle patologie meramente psichiche…” [4].

3) Onde evitare di essere asfissiati da tutto questo parlare di patologie, anomalie e disordini morali, lasciamo la parola a due poeti dichiaratamente omosessuali.
August von Platen:
Stupidi, credete d’esser puri? Intesi
 dire che non c’è colpa più grave di questa;
io sentii che la colpa che ci esiliò dall’Eden,
ali ci dà per volare verso cieli più alti.
Non sono ancora così pallido da aver bisogno del belletto;
 mi conosca il mondo, e mi perdonerà
”.
 
Costantino Kavafis:
Non conobbi legami. Allo sbaraglio, andai.
A godimenti ora reali e ora
turbinanti nell’anima,
andai, dentro la notte illuminata.
M’abbeverai dei più gagliardi vini,
quali bevono i prodi del piacere
”.

NOTE
[1] Galeazzi Giacomo, Boffo, alla fine l’Osservatore paga per tutti, La Stampa, p. 14, Sabato, 6 Febbraio 2010.  
[2] Coppola Paola, Retico Alessandra, Insulti, botte e molotov l’escalation dell’intolleranza, La Repubblica, p. 3, Mercoledì, 14 Ottobre 2009.
[3] Discepoli di verità, I triangoli rosa di  Benedetto XVI La fobia antigay di Joseph Ratzinger, pp. 89-91, Kaos edizioni,Milano, 2005.
[4] Discepoli …, cit., p. 91.
 

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