Tutto in famiglia [manifesto]

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* di Alessandro Robecchi (sito personalesito del manifesto)

Siccome il Family Day è venuto bene, già si pensa di farne un appuntamento fisso. Molte sono le amene località italiane che vorrebbero ospitare il prossimo Family Day. Forte – sull'onda dell'emozione – la candidatura del ridente borgo di Marsciano (Umbria): moglie incinta ammazzata di botte, fermato il marito. Anche Belluno ha le carte in regola per ospitare la sacra commemorazione della famiglia tradizionale: moglie accoltellata dal marito. Anche Parma se lo meriterebbe: moglie strangolata dal marito.


Un'operazione di gemellaggio nell'ospitare il Family Day si potrebbe
tentare tra L'Aquila e Rieti, dove lo stesso tizio ha ammazzato a
fucilate la convivente e la figliastra. Roma si candida soltanto con il
triste episodio della figlia malata di mente che accoltella la madre.
Mentre Gorgonzola (Lombardia), presenta il caso più standard: uccisa
dal fidanzato che la sorprende con l'amante (tutti stranieri, in questo
caso: al Family Day si potrebbe unire la tradizionale fiaccolata della
Lega). E queste sono solo le candidature dell'ultima settimana, anzi
degli ultimi cinque giorni: quelle quotidiane celebrazioni della
famiglia italiana dove alla fine, invece dei cantanti, intervengono i
Ris e la scientifica. Altro che i bambini fanno oh! Sto aspettando con
ansia (ma so che non tarderà) che qualche esponente della sinistra ci
spieghi che "bisogna ascoltare quella piazza". Bravo, ma quale? Belluno
o Parma? Marsciano o Gorgonzola? Essere più precisi, please!
Quanto all'emergenza criminalità e alla voglia di sicurezza, la destra
che ha trionfato al Nord al grido di "tolleranza zero" dovrebbe
valutare alcune opzioni operative, come ad esempio le telecamere nelle
sale da pranzo e le ronde notturne nelle camere da letto. Vedremo.
Certo non mancano le note positive: se sono scontente della loro
presenza nella politica, nell'economia, nelle istituzioni, le donne
italiane possono invece gioire per il loro ruolo preminente in
famiglia. Come vittime, sono maggioranza assoluta.

30 Maggio 2007   |   articoli   |   Tags: