The Babadook

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[Voto 8.4/10]

[attenzione: spoiler inside]

Come abbiamo detto già in precedenza su questo sito, ogni tanto… ogni troppo tanto per la verità, arriva quel capolavoro horror che ti ripaga di tutte le schifezze viste per soddisfare il gusto del brivido.

Babadook è uno di quei capolavori.

babadookLa regista, l’esordiente australiana Jennifer Kent, sforna questo film quasi perfetto al primo colpo, dimostrando di aver capito alla perfezione le lezioni di Hitchcock e degli altri maestri del genere. In particolare quella che insegna che non è necessario avere effetti speciali mirabolanti per tenere in tensione lo spettatore ma basta avere una buona storia e saperci fare con la macchina da presa.

Babadook si potrebbe pensare, con le prime scene del film, che sia il solito baubau che spaventa i bambini che sono gli unici a vederlo e poi si materializza facendo stragi. Ma le cose qui sono molto diverse, si capisce che quello che interessa alla regista è analizzare e sviscerare a fondo il rapporto madre e figlio. Un rapporto che, a causa delle vicissitudini della vita, può essere difficile fino a portare entrambi alla follia.

Il rapporto fra i due, sopravvissuti al padre che è morto in un incidente stradale portando la moglie a partorire, è una danza macabra (non a caso il film sembra sia piaciuto molto a Stephen King); sembra che sia il figlio a impazzire, poi è la madre, poi sono entrambi e nel frattempo Babadook se la ride, ripresentandosi continuamente.

Il finale è un colpo da maestri: se capite chi o cosa è Babadook sapete che, semplicemente, non ve ne potrete mai liberare. Dovete prenderlo, confinarlo, nutrirlo e continuare a vivere normalmente (nell’accezione comune del termine) mentre nella metaforica cantina avete un mostro terribile al guinzaglio.

Standing ovation!

J. Mnemonic

 

24 Luglio 2015   |   articoli, recensioni   |   Tags: , ,