Testamento biologico di U. Veronesi [Corriere]

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Dal sito del Corriere della Sera:

Ho scritto di mio pugno il mio testamento biologico un anno fa per tre
motivi: le mie note convinzioni sulla libertà di disporre della propria
vita, l'amore profondo per i miei familiari, che non voglio siano mai
straziati dal dubbio sul che fare della mia esistenza, e la fiducia e
il rispetto per i medici che si prenderanno cura di me. So infatti, per
esperienza personale, che per un medico oggi è fondamentale conoscere
le decisioni del paziente, per poter curare in base alla concezione
moderna della medicina, non più paternalistica ma condivisa, e per
poter applicare il codice deontologico, che indica molto chiaramente
come la volontà del malato vada sempre rispettata.

Il medico oggi è un
custode non solo della salute, ma anche dei diritti del malato; un
depositario, quindi, prima di tutto, di alti doveri morali. Per questo
sono convinto che, anche se verrà approvata questa legge che calpesta e
nega la volontà della persona, i medici italiani non la applicheranno e
resteranno invece fedeli al rapporto con il loro malato, la cosiddetta
alleanza terapeutica. Faccio un appello a tutti i cittadini che, come
me, rifiutano la vita artificiale, perché scrivano il loro testamento
biologico, essendo fiduciosi nella protezione dei loro diritti da parte
dei medici e della Costituzione italiana, che stabilisce per legge la
libertà e il diritto di rifiutare le cure. Ecco il mio.

«Io
sottoscritto Umberto Veronesi, nato a Milano il 28 novembre 1925, nel
pieno delle mie facoltà mentali e in totale libertà di scelta, dispongo
quanto segue: in caso di malattia o lesione traumatica cerebrale
irreversibile e invalidante chiedo di non essere sottoposto ad alcun
trattamento terapeutico o di sostegno (nutrizione e idratazione).
Nomino mio rappresentante fiduciario mio figlio Paolo Veronesi. Queste
mie volontà dovranno essere assolutamente rispettate dai medici che si
prenderanno cura di me. Una copia di queste mie volontà saranno
depositate presso lo studio del notaio …, Milano
».

27 Aprile 2009   |   articoli   |   Tags: