Terni, ora basta ridere!

Pubblicato da

Se nel 2019 avevamo risposto con ironia all’atto di indirizzo di qualche consigliere comunale sul decoro e la viabilità urbana, ipotizzando di una nuova buoncostume che valutasse l’altezza delle minigonne, oggi dopo aver saputo che le stesse assurdità di quell’atto sono contenute in una delibera del Comune non c’è più niente da ridere.

Evidentemente i nostri amministratori pensano di mascherare la loro immobilità (sottolineata anche da chi può metterli in ginocchio e richiamarli ai loro doveri in poco tempo, come il patron della Ternana Calcio) con queste scempiaggini pseudo-moraliste e fuori tempo di almeno un secolo.

Altrettanto evidentemente le inaugurazioni di fontanelle colorate non bastano più a mascherare la situazione di una città dove, se prima di loro mancava un teatro, oggi manca praticamente tutto. Dagli spazi associativi alle risorse per lo sport scolastico.

Vogliamo parlare di “decoro” signor Sindaco e signori Assessori? Va bene, partiamo dalle basi allora: com’è che in tre anni, nonostante siate stati più volte sollecitati nessuno di voi, componenti della giunta Latini, ha saputo dichiararsi antifascista in rispetto della Costituzione Italiana?

E com’è che, guarda caso, siete uno dei pochi comuni che non è stato in grado di mettersi d’accordo sul dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre costretta a vivere sotto scorta in quanto testimone del genocidio nazista?

Volete parlare del decoro? Cominciamo dal vostro decoro politico allora.
Che son tutti capaci a prendersela con le minigonne e gli stivali di vernice di qualche prostituta, molto meno quelli degni di rappresentare un’istituzione della Repubblica Italiana.

Alessandro Chiometti

articoli, blog   |