Sulla libertà

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LA LIBERTÀ NON È MERCE

1) Le libertà di pensiero, di parola e di stampa sono quelle che fondano l'essere umano come essere pensante ed autonomo, capace di contrastare i più disparati, disperati e pervicaci progetti, che i poteri economici, politici e religiosi tentano, con un'ostinazione degna di miglior causa, di attuare, per farne, invece, un malleabile ed anonimo componente eterodiretto di una moltitudine senza forma, senza volto e senza voce. 
 

2) Questi concetti semplici, ma essenziali, sono incontrovertibili ed autoevidenti per chiunque tenga alla sua qualifica di essere razionale e non sia disposto a svendere il bene dell'intelletto ed a lasciar spegnere dentro di / e attorno a sé il Lume della Ragione, come vorrebbero gli oscurantisti di ogni risma e latitudine.
Questi signori, infatti, sono usi/abituati a celebrare i loro ignominiosi trionfi nel tenebroso pantano, creato ad arte dalla loro sapiente opera, tesa a paralizzare gli umani con una sequela di paure e timori di ogni sorta, di cui il presunto "salto nel buio", minacciato nelle più diverse circostanze, costituisce e non a caso l'emblema.

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5 Febbraio 2006   |   articoli   |   Tags: