Proposta di legge sul 20 Settembre

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Abbiamo partecipato alla commemorazione del 20 Settembre a Roma:
il Sindaco ha brillato per la sua assenza (e dire che, se non ci fosse stata
la breccia di Porta Pia, lui non sarebbe seduto su quella poltrona…),
mentre erano presenti rappresentanti della Regione Lazio, e di associazioni
a favore della laicità quali "Libero pensiero Giordano Bruno", NO-GOD,
UAAR, Civiltà laica e il Grande Oriente d'Italia.

L'onorevole Grillini ha fatto cenno alla proposta di legge, da lui presentata,
per rendere il XX Settembre nuovamente festa nazionale.

Nel seguito della notizia, il testo della proposta.


Ecco il testo della relazione introduttiva e della Proposta di legge per il ripristino della Festa nazionale del XX Settembre, anniversario della presa di Porta Pia e della riunificazione di Roma all'Italia.

Onorevoli colleghi, la presente proposta di legge intende ripristinare la festa nazionale del 20 settembre. Sino all'avvento del fascismo il 20 settembre era festeggiato come giornata dell'unità nazionale. Con la presa di Roma, il 20 settembre 1870, la Chiesa romana perdeva il suo potere temporale e l'Italia diventava una nazione. La breccia di Porta Pia fu opera dei bersaglieri, che fecero sparare la prima cannonata da un tenente ebreo per evitare la scomunica comminata da Pio IX a chi avesse sparato per primo. Lo Stato unitario nasce quindi su basi laiche e liberali, travolte poi dalla dittatura fascista, che non a caso abolì questa festività in ossequio e come corollario dei Patti lateranensi del 1929. Con una legge del 1930, poi, non solo il regime fascista abolì la festività del 20 settembre ma introdusse gli anniversari della marcia su Roma e della fondazione dei fasci di combattimento come feste nazionali e l'anniversario dei Patti lateranensi tra le solennità civili. Attualmente si ripresentano rischi verificabili di integralismo religioso e di intrusione nella sfera di autonomia dello Stato.
Riproporre la festività del 20 settembre significa recuperare alla memoria collettiva una data fondante per la nostra nazione (non a caso celebrata con la presenza pressoché in ogni città italiana di vie e piazze ad essa dedicate in zone centrali) e al contempo respingere ogni forma di integralismo. Significa, insomma, riaffermare la laicità dello Stato che, in quanto tale, deve essere di tutti e riaffermare che la libertà religiosa è prima di tutto un diritto individuale che la Costituzione garantisce ad ogni persona di qualsiasi credo.

ART. 1
A decorrere dal 2003 la celebrazione del Risorgimento italiano ha nuovamente luogo il 20 settembre di ciascun anno, che pertanto viene ripristinato come giorno festivo.

ART. 2
Le vie, le piazze ed ogni altro luogo intitolato alla ricorrenza del XX settembre sono sottoposte a vincolo di tutela culturale e storica.

Franco Grillini (DS) Katia Bellillo (PdCI) Valdo Spini (DS) Alba Sasso (DS) Giovanna Grignaffini (DS) Fulvia Bandoli (DS) Titti De Simone (PRC) Tiziana Valpiana (PRC) Elettra Deiana (PRC) Enzo Bianco (Margherita) Franca Bimbi (Margherita) Luana Zanella (Verdi) Laura Cima (Verdi) Lion (Verdi) Bulgarelli (Verdi) Carlo Rognoni (DS) Pino Petrella (DS) Alfiero Grandi (DS) Giorgio Panattoni (DS) Giovanni Lolli (DS) Giorgio Bogi (DS) Maura Cossutta (PdCI) Giuliano Pisapia (PRC) Italo Sandi (DS) Gabriella Pistone (PdCI) Rugghia (DS)

21 Settembre 2006   |   articoli   |   Tags: