NON AVRAI ALTRO DIO… [La Stampa, Paese Sera]

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…  ALL'INFUORI DI DON PIERINO.

AGGIORNAMENTO: Don Pierino, un passato burrascoso…

Massimo Consoli da Paese Sera del 1992:

Quando si parla di lui e' un luogo comune definirlo "il sacerdote che si
inietto' il virus dell'aids", anche se non e' vero visto che, a richiesta, lo
stesso Pierino Gelmini precisa di aver ricevuto soltanto l'inoculazione di un
vaccino nel marzo del '91, e non "il virus vero e proprio".

Ma tutto entra a far parte della caratterizzazione del personaggio, direttore
editoriale di una rivista, "Il Cammino", bimestrale di informazione della
comunita' Incontro, dove si possono contare fino a 24 sue fotografie in un solo
numero, oltre a esempi rimarchevoli del "Gelmini pensiero", con citazioni fin
dalla copertina e interviste, articoli, interventi, discorsi, premi
(l'ultimo, «Cultura e Pace 1992», gia' assegnato a Giulio Andreotti, gli verra'
consegnato sabato prossimo a Pistoia), in un crescendo che si diffonde nei 160
centri creati in tutto il mondo.


In quello di Amelia, in Umbria, si e' tenuto
recentemente il convegno «La medicina in comunita'», organizzato con una
stupefacente larghezza di mezzi finanziari, il cui scopo principale sembra
essere stato proprio quello di sollecitare l'invio dei fondi che lo Stato ha
stanziato per i centri di recupero degli ex-drogati e di dimostrare la forza
contrattuale-elettorale di una comunita' che, contando parecchie migliaia di
aderenti e relativi familiari, non puo' non fare gola a qualsiasi uomo
politico, sia o meno sospettato di aspirare al voto di scambio.

Ma don Pierino Gelmini non e' soltanto un fenomeno baracconesco: e' la
confessione che lo Stato fa della propria inadeguatezza e incapacita' a
risolvere i problemi piu' gravi che gli si presentano. Ed e' anche la
dimostrazione della vittoria della concezione sopraffattrice di una certa
Chiesa che da un lato vieta rigorosamente ogni metodo logico di prevenzione
dell'aids e dall'altro pretende, con arroganza, di essere finanziata per
assistere le vittime della stessa epidemia, alla quale ha dato il suo pesante
contributo, quando si osserva l'accanimento che i cattolici pongono nel vietare
l'uso del preservativo. Come conseguenza, fra gli adolescenti, «l'infezione da
hiv sta aumentando a ritmi allarmanti… uno ogni sei ragazzi contrae una
malattia sessuale». Ed e' proprio «tra i poveri che l'hiv si diffonde piu'
rapidamente e cioe' dove la proibizione ufficiale della chiesa contro il sesso
sicuro puo' fare i guasti maggiori».

Il problema, all'estero, si e' gia' posto con particolare crudezza tanto che
l'autorevole quotidiano New York Times, insieme al settimanale degli
intellettuali democratici americani Village Voice, si sono chiesti quasi
contemporaneamente se la Chiesa stia deliberatamente compromettendo la salute
pubblica. Quanti altri morti saranno necessari perche' si cambi rotta?

10 Agosto 2007   |   articoli   |   Tags: