Necropolis – la città dei morti

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[voto 6.5/10]

[attenzione: spoiler inside]

Non sappiamo se Lara Croft durante le sue molteplici avventure in videogiochi e film abbia mai avuto a che fare con l’oltretomba, ad ogni modo il riassunto brutale di questo film potrebbe essere proprio “Tomb raider all’inferno”.

NECROP~2Perdita Weeks, attrice di cui non ricordiamo titoli memorabili alle spalle è la Lara Croft del caso e ovviamente se il confronto con la bellezza di Angelina Jolie è impari (facendo salvi i gusti personali di ognuno di noi) la recitazione non è male e la ragazza non sfigura.

Con i limiti delle riprese girate a mano che costringono chi è debole di stomaco ad imbottirsi di xamamina per vedere il film al cinema (ricordiamo a tale proposito, per l’ennesima volta, che “Blair Witch Project” è del 1999 quindi sono almeno dieci anni che questo tipo di tortura per lo spettatore non è sinonimo di originalità), il film mostra una discreta freschezza e linearità di trama.

Ambientato a Parigi o per meglio dire nelle sue claustrofobiche catacombe che contengono le ossa di sei milioni di persone, narra di una delle ricerche più classiche della storia, quella della pietra filosofale.

Tra lingue morte e sculture egizie, simboli esoterici e indizi nascosti come nella più classica delle caccie al tesoro, il fatto che ci sia di mezzo il paranormale è chiaro fin dalle primissime scene quando a Heather (nome della Lara Croft di turno) appare in una galleria iraniana il fantasma del padre impiccato.

Con un collegamento non molto chiaro, ciò che Heather ha trovato in Iran spiega la lapide di un alchimista parigino del 1500 che li indirizza a circa cento metri sotto terra “a metà strada dal regno dei morti”. Con l’aiuto di tre guide non autorizzate e ricercate dalla polizia che riescono ad individuare grazie a strani suggerimenti di personaggi estemporanei Heather e i suoi due amici si inoltrano nelle catacombe. Qui fra messe nere, cunicoli senza uscita e altri che sembrano girare in tondo, manifestazioni inspiegabili che inspiegabilmente non vengono prese in considerazione (in questo il film aumenta il filone “sono tutti scemi i personaggi dei film horror”) trovano la pietra filosofale che è l’inizio delle loro disgrazie.

Costretti a continuare a scendere affronteranno i loro incubi più nascosti e attraverseranno letteralmente l’inferno. Solo però per scoprire che la pietra filosofale non è quella che avevano trovato ma un’altra che, pur non essendo mostrata nel film, viene poi trovata da Heather; fatto che si presta a varie interpretazioni (è lei la pietra? È la sua convinzione? È il suo amore per la verità? È la consapevolezza dei propri errori? Chi più ne ha più ne metta).

Non tutti i personaggi sopravvivranno all’avventura e non tutti gli spettatori riusciranno a finire il film senza andare a vomitare in bagno per il “mal di mare”.

In conclusione: il film meriterebbe un 7, diamo mezzo punto in più per la canzone gothic-rock in francese alla fine del film e un punto in meno per la scelta della ripresa a mano.

J.Mnemonic

20 Settembre 2014   |   articoli, recensioni   |