Ma che bella colonia vaticana!

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* Francesco Pullia su Notizie Radicali del 14/5/2008

La nuova legislatura è cominciata. E via, si parte! Berlusconi, da sant'uomo qual è, invoca l'aiuto divino. Da parte sua, la Carfagna, neo ministro delle Pari Opportunità, in un intervento apparso stamani nel quotidiano "La Repubblica" esordisce così: "Comincio col dire, da cattolica, che condivido le parole del Papa quando afferma che la 194 è una ferita che oggettivamente ha fatto perdere all'Italia milioni di vite provocando un danno spirituale e demografico al Paese".


Il sempre gagliardo, immarcescibile, card. Tarcisio Bertone, dal suo
scranno, pardon dal pulpito di Sant'Ivo alla Sapienza, nel corso della
funzione cui, come si premurano di rendere noto i giornali, sono
accorsi in tanti da Emilio Colombo a Bottiglione, dal teodem Bobba
all'ex generale Speciale passando trasversalmente per Rutelli, Leoluca
Orlando, Mantovano, Pisanu, non ha mancato di ricordare i soliti
principi non negoziabili (alla faccia della non ingerenza sostenuta dal
"ma anche" Veltroni!) marcando l'affondo contro il relativismo etico,
vero spauracchio delle gerarchie ecclesiastiche.

Il quotidiano dei vescovi, L'Avvenire, che farebbe meglio ad
intitolarsi Il Passato, se la prende intanto con la nomina di Daniele
Capezzone a portavoce di Forza Italia perché «impegnatissimo in una
lotta senza quartiere contro la legge 40».

Il pontefice, che durante la messa di domenica scorsa è
inciampato sui gradini che conducono all'altare della basilica vaticana
(si può maliziosamente pensare che se non avesse indossato tanti
paramenti e avesse avuto magari un umile saio francescano avrebbe
camminato più speditamente…), persevera intanto nella sua azione
politica, o pastorale che dir si voglia, attaccando senza mezzi termini
la legge 194 che ha regolamentato e drasticamente diminuito gli aborti
in Italia. Può farlo con estrema tranquillità perché ormai la deriva
confessionale è generale, non concede tregua e unisce destra e
sinistra. Si è forse levata qualche voce di dissenso, a parte quella,
prontamente tacitata dai media, dei radicali?

Certo, con
l'esecutivo uscito dalle elezioni il Vaticano può sentirsi sicuramente
"più disinvolto" ma non è che il cosiddetto governo ombra (o ombra di
governo) veltroniano garantisca, in questo senso, maggiore affidabilità.

Non
è una pioggia è un alluvione, un tornado e ad essere investite sono le
nostre coscienze. Ne vedremo delle belle, anzi delle orrende. Non
vorremmo che insieme alla teca protettiva dell'Ara Pacis venga
abbattuta, con qualche pretesto, Porta Pia. Non sia mai, ci
sovvenissero storiche memorie…

19 Maggio 2008   |   articoli   |   Tags: