La giusta distanza

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Sia lode a Carlo Mazzacurati che per bocca di Fabrizio Bentivoglio da lui diretto ci ha insegnato a distaccarci dalle cose quando le raccontiamo.

Osservare i fatti da “ la giusta distanza “ come insegnavano i suddetti nell’omonimo film non solo rende tutto più chiaro ma ci permette anche di essere cinici quel tanto che basta per ridere delle cose anziché piangerne.

Così una persona “di sinistra” che si è distaccata dalla politica in attesa che un barlume di genialità attraversi all’unisono le forze politiche a sinistra del Pd (ovvero, andando a memoria, da destra a sinistra, Italia dei Valori, Verdi, Socialisti, Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani, Rifondazione, Sinistra critica, Partito Comunista dei lavoratori e volendosi fare ancora del male si possono citare anche i Comunisti dal basso di Rizzo, Il Partito Marxista Leninista Italiano, Alternativa Comunista, Lotta Comunista, Lista comunista per il fronte popolare e Iniziativa comunista) e gli faccia venire la veramente rivoluzionaria idea di unirsi anziché dividersi sui paragrafi de “Il capitale”, in questa fervida attesa dicevamo, la persona di sinistra distaccata dagli eventi può gustarsi il collasso del sistema di potere messo su con tanta fatica da quelle forze che avevano capito tutto della vita ed erano destinati a governare vita natural durante.

In attesa di Godot, ovvero delle fantomatiche primarie di coalizione del centrosinistra di cui attendiamo di sapere composizione e soprattutto intenzioni, è certamente gustoso assistere agli spettacoli offerti dai peones berlusconiani che danno sfogo ai loro istinti più beceri in attesa che una guida dall’alto li raddrizzi a comportamenti più consoni.

Come non apprezzare quindi l’uscita di Gasparri che dimostra di aver capito perfettamente la filosofia dei social network invitando l’interlocutore al silenzio perché colpevole di avere pochi amici/followers? Quando si dice una destra liberale che tutela la libertà di espressione e di opinione.

Ma l’onore delle cronache quotidiane spetta ovviamente al dirigente Pdl di Lecco che ha squarciato le gomme dell’auto del disabile che aveva fatto spostare la sua Jaguar parcheggiata dove non doveva essere parcheggiata.

Può sembrare un episodio di folklore locale ma in realtà è un ottimo indicatore di come questi individui percepiscono la loro posizione di potere e di come tutti, secondo la loro visione distorta, debbano essere a loro sottoposti.

Tacciamo, per pietà, delle numerose inchieste che stanno mettendo in ginocchio la regione Lazio, conquistata sul filo di lana e con profusione di saluti romani in tempi abbastanza recenti, ci permettiamo solo di dire a queste persone di trovarsi almeno un soprannome decente: “er batman” proprio nun se po’ sentì… almeno il phisique du role, che caspita!

Noi “di sinistra” saremo anche sorpassati, démodé e quant’altro, ma per esprimere il nostro stato d’animo oggi basta citare la geniale t-shirt che sta vendendo molto bene in tutta Europa, il volto di Marx che capeggia la scritta “Ve l’avevo detto!”. E questo, ci permettiamo di aggiungere, mentre ci gustiamo un mojito che lo champagne non fa per noi, in Italia non riguarda solo la crisi economica.

Alessandro Chiometti  

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