La favola di Adamo ed Eva di Max Gazzé

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Santi numi ma che pena mi fate

strozzati inghiottiti come olive ascolane

spiedini di carne in fila sulle autostrade

saldare al casello tanto per ringraziare

pensarsi arrivati dopo un lungo week-end
 


chiedo venia trovo un po' esagerato

pagare tre volte un litro di benzina

sentirsi ridire con sorrisi di rame

che sono costretti dal mercato dei cambi

ma andate a cagare voi e le vostre bugie

Credo di notare una leggera flessione del senso sociale

la versione scostante dell'essere umano che non aspettavo

cadere su un uomo così divertente ed ingenuo da credere ancora

alla favola di Adamo ed Eva

la favola di Adamo ed Eva

Dico quel che penso e faccio quello che dico

l'azione è importante siamo uomini troppo distratti

da cose che riguardano vite e fantasmi futuri

ma il futuro è toccare mangiare tossire ammalarsi d'amore

Credo di notare una leggera flessione del senso sociale

la versione scostante dell'essere umano che non aspettavo

cadere su un uomo così divertente ed ingenuo da credere ancora

alla favola di Adamo ed Eva

la favola di Adamo ed Eva

Max Gazzé

20 Aprile 2006   |   articoli   |   Tags: