La crisi degli irresponsabili

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Pareri su come sia stata gestita l’epidemia in Italia e in Europa ce ne sono diversi.

Si possono verificare e giudicare con razionalità i dati in nostro possesso, i grafici dell’andamento dei contagi e quello più triste dei decessi, In Italia e altrove, e scoprire amaramente l’esattezza di ciò che dicevano i manuali di epidemiologia prima della Covid19.
Come ad esempio scriveva la rivista online Medbunker il 3.3.2020 del Dott. Salvo Di Grazia (non esattamente un negazionista /no mask/ no vax) : A conti fatti il distanziamento sociale, una delle armi più diffuse (e tra le poche) per contrastare epidemie di malattie infettive ha una bassa efficacia ma sembra avere comunque un certo impatto nel ridurre l’entità e la gravità di una epidemia. Per questo, in mancanza di altre soluzioni e soprattutto in caso di urgenza di intervento, i vari mezzi di distacco sociale possono essere presi in esame. Punto fondamentale di tutte queste misure è che vanno applicate appena possibile, subito. Un ritardo può renderle meno efficaci o completamente inutili.

Si può avere invece un atteggiamento fideistico e pensare che senza Conte e Speranza e il loro DPCM di rincorsa al virus notturno che preferisce la movida, i teatri, gli spritz consumati in piedi e non seduti, e chissà perché invece secondo loro non frequenta le filiere produttive gestite da Confindustria, chissà quanti morti ci sarebbero mai stati. Un ragionamento capzioso che funziona sempre del resto, per la vendita di ogni amuleto legato a qualsivoglia superstizione nel mondo.

Quello che non si può accettare invece è che una crisi del genere venga gestita da politici con “pieni poteri” sottoposti a “ricatti” in modo più o meno quotidiano.

La forza cardine della maggioranza di questo governo è fatta da parlamentari e senatori che sanno di avere scarsissime possibilità di vedersi rinnovato il mandato a causa dell’implosione del loro movimento cinque stelle. La conseguenza è che basta una minaccia da sinistra o da destra perché Conte faccia concessioni e deroghe a chiunque ne richieda. Il tutto sulla pelle degli italiani.
É francamente inaccettabile pensare che la “durezza” di un DPCM venga stabilita dalle minacce dell’ala di Speranza o la sua “permissività” da quelle delle truppe di Renzi.

Di fronte a una situazione del genere un Presidente del Consiglio con una sua personalità si sarebbe dovuto sottrarre ad ogni possibilità di ricatto rassegnando le dimissioni e indicando a Mattarella la soluzione transitoria fino alla fine dell’epidemia: ovvero un governo di tecnici estranei ai partiti e sotto la supervisione del Presidente della Repubblica stesso (la Costituzione lo prevede ed è stato fatto in passato, quando i rappresentanti del Popolo avevano molta più decenza di oggi).
Questo, se non a Marzo in piena confusione, quanto meno sarebbe stato doveroso alla fine di Settembre quando era ormai evidente che il governo non era più in grado di gestire la situazione.

Gli italiani, intesi come popolazione, sono stati fin troppo responsabili in questa pandemia, lo dimostrano il bassissimo numero di sanzioni in seguito ai controlli delle forze dell’ordine. E questo in barba alla vulgata dei giornalai di palazzo che continuano a postare in prima pagina foto zoommate di sedicenti assembramenti e notizie di festini proibiti andati a cercare con i droni.

È irresponsabile invece chi continua a permettere a questo governo di andare avanti brancolando nel buio fra ricatti politici ed emanando provvedimenti senza senso.
Degli irresponsabili ci segniamo nomi, cognomi e partito di appartenenza; è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento. Prima o poi però, fino a quando nel Paese vi sarà una parvenza di democrazia, saremo richiamati alle urne per una qualche elezione.
Qualcosa, statene pur certi, la ricorderemo a chi verrà ad elemosinare voti.

Alessandro Chiometti

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