La chiesa perde le elezioni e il PD perde il socialismo

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Nonostante il grande dispendio di energie e a dispetto dei potenti mezzi di disinformazione messi in campo dalla Chiesa Cattolica, Josè Luis Rodriguez Zapatero si appresta a guidare la Spagna per altri quattro anni.

I clericalisti iberici incassano così una sonora sconfitta e sono costretti a vedere il PSOE aumentare in termini di voti e di seggi parlamentari, incurante dei loro grotteschi appelli a votargli contro degni delle commedie di Peppone e Don Camillo.

Non possiamo che rallegrarci dell’affermazione di Zapatero oramai, forse suo malgrado, punto di riferimento anche al di fuori della Spagna; del resto nel nostro paese trovare un politico di sinistra che prometta cose di sinistra e che soprattutto faccia quel che ha promesso una volta vinte le elezioni è un’impresa ai limiti dell’impossibile.

Non è forse un caso che contemporaneamente all’affermazione del PSOE è arrivata una notizia clamorosa, quanto ampiamente ignorata dai mass media nostrani.

L’Internazionale Socialista per le prossime elezioni in Italia appoggia il piccolo partito di Boselli e volta le spalle al Partito Democratico!

La cosa non cambierà molto le cose in termini di voti, ma politicamente ha un peso enorme, basta pensare che D’Alema, esponente di spicco del PD, è tutt’ora vicepresidente dell’Internazionale Socialista!

Di fronte ai silenzi e alle non-decisioni di Veltroni che ha sempre evitato con accuratezza di parlare della collocazione europea del suo nuovo partito (probabilmente sperando in una soluzione “siamo socialisti MA ANCHE popolari”), è stata la più grande forza di sinistra europea a prendere posizione e mettere definitivamente il PD alla porta.

Dovrebbe essere una di quelle notizie che fanno tremare i polsi ai presunti eredi del più grande partito della sinistra in Italia, invece la totale indifferenza con cui viene accolta dimostra una volta di più (se mai ce ne fosse stato bisogno) che il PD non ha nulla “di sinistra” da offrire ai suoi elettori e ai suoi militanti.

C’è poco da gioire per noi laici italiani, è la conferma che alle prossime elezioni politiche la neo-Democrazia Cristiana prenderà circa l’80% dei voti e, sebbene divisa in più partiti, governerà saldamente il paese per i prossimi decenni. Affossando così ogni possibile passo in avanti in termini di diritti civili e facendo restare il nostro paese uno dei più arretrati di tutto l’occidente.

“Non pensate a quale partito, pensate a quale paese” propaganda il chennediano de noantri in uno dei suoi slogan di dubbio gusto, beh per i laici è impossibile non pensare alla Spagna di Zapatero!

Ma non facciamo le valige… restiamo qua a rompere le uova nel paniere (per non dire altro)!

Alessandro Chiometti

 

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