Incalzata dal matrimonio omosessuale la Chiesa “concede” i Pacs

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Le sonore batoste in Francia e Inghilterra che hanno approvato in questi giorni il matrimonio omosessuale devono aver spinto i gerarchi cattolici a riconsiderare le loro posizioni omofobiche e anacronistiche.

coppie+di+fatto[1]Forse ancor di più ha fatto la paura di essere accostati alla Russia di Putin che sta sprofondando in uno stalinismo sempre più preoccupante, difatti oltre alle velleità di tornare a chiamare Volgograd Stalingrado (il nome fu cambiato nel 1961, ben prima la caduta della cortina di ferro per la “scoperta” dei crimini compiuti da Stalin) Putin ha recentemente promulgato una legge omofoba che proibisce addirittura di parlare in pubblico dei diritti degli omosessuali. Ovviamente con l’appoggio della Chiesa Ortodossa che contribuisce a mantenere salda l’oligarchia putiniana.

È quindi per bocca del Mons. Paglia che oggi la Chiesa Cattolica “sorprende” tutti dicendo che si le unioni di fatto anche fra omosessuali devono essere tutelate giuridicamente ma non con il matrimonio che deve essere riservato a uomo e donna.

I primi ad essere sorpresi dovrebbero essere buona parte dei politici nostrani, in particolare Udc Pdl e Lega che come ben sappiamo hanno fatto del no ai pacs una bandiera politica per racimolare il voto dei cattolici più conservatori. Ma anche gli altri partiti se parlano di diritti civili lo fanno a mezza bocca evitando ogni possibile sgarbo che potrebbe costare presunti voti di cattolici.

Ora in termini di diritti degli omosessuali possiamo quindi dire che la chiesa è più progressista di buona parte del panorama politico italiano, che ha raggiunto il ragguardevole obiettivo di essere a tutti gli effetti più papista del papa.

Verrebbe da chiedere a Mons. Paglia se ha una vaga idea sul come mai l’Italia sia almeno quindici anni indietro rispetto al resto dell’Europa Occidentale dove, per lo meno, il riconoscimento delle unioni di fatto ce l’hanno tutti. Ma del resto ci risponderebbe, che la Chiesa Cattolica non c’entra perché non fa politica; un po’ come quando raccomandavano al braccio secolare della giustizia di eliminare l’eretico senza spargimento di sangue, insomma.

Il Monsignore inoltre aggiunge che occorre adoperarsi per depenalizzare l’omosessualità in quei paesi in cui è reato, cioè fare quello che la Francia aveva chiesto con una mozione all’Onu meno di un anno fa e che il Vaticano si è impegnato a far fallire con tutte le sue forze.

Possibile che la Chiesa Cattolica nel giro di un anno modifichi così radicalmente le sue posizioni? Difficile a crederlo, sembra più che altro un arretramento tattico per salvaguardare nei paesi più socialmente arretrati come l’Italia alcune proibizioni agli omosessuali. Insomma, occorre evitare che all’improvviso il nostro paese si metta in pari con il resto d’Europa magari riconoscendo tutti i diritti agli omosessuali in un colpo solo con la legalizzazione del loro matrimonio civile.

Del resto occorre ricordare che è lo stesso Mons. Paglia che non più tardi di una settimana fa aveva detto che “L’adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino a essere una sorta di merce” segno evidente di quanto la gerarchia cattolica è ancora pregna di pregiudizi omofobi.

 

Alessandro Chiometti

5 Febbraio 2013   |   articoli, attualità   |   Tags: , , , , ,