I difensori della vita uccidono [Repubblica]

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Su La Repubblica del 31/5/2009

NEW YORK – Per decenni è stato al centro di attacchi anche violenti da parte dei militanti per la vita. Al punto di dover indossare un giubbotto antiproiettile ogni volta che usciva dalla sua clinica, dove si praticavano interruzioni di gravidanza anche oltre la ventesima settimana. Ma questa mattina Heorge Tiller, il medico del Kansas diventato il bersaglio nazionale nel dibattito sull'aborto, è stato ucciso mentre entrava in chiesa. Tiller è stato colpito a Wichita mentre entrava nella George Reformation Lutheran Church: era uno dei sacrestani del luogo di culto, mentre sua moglie cantava nel coro.


Gli agenti hanno riferito che i colpi contro Tiller sono stati sparati con una pistola, nell'atrio della chiesa. E' subito iniziata la caccia a una Taurus azzurra che è stata vista scappare poco dopo la sparatoria e in breve il presunto killer, un uomo di razza bianca di circa 50 anni, è stato identificato e fermato. Intanto a Wichita è stata organizzata una veglia a lume di candela per onorare la memoria del medico e protestare contro la violenza.

Tiller, 67 anni, era uno dei pochi ginecologi che, negli Stati Uniti, ancora praticavano l'aborto tardivo e per questo è stato preso di mira dagli anti-abortisti. Nel 1986 una bomba venne fatta esplodere sul tetto del suo ambulatorio. Cinque anni dopo, durante una protesta durata l'intera estate, furono arrestati duemila manifestanti. Nel 1993, in un periodo di dibattito violento sul tema, e dopo l'assassinio di due medici che praticavano l'interruzione di gravidanza, Tiller fu ferito a colpi di pistola a entrambe le braccia da una attivista "pro-life" che, con il suo gesto, cercava di impedirgli di operare. Da allora cominciò a indossare il giubbotto antiproiettile.

Due mesi fa il medico era stato assolto dall'accusa di aver praticato aborti illegali nel 2003. Era finito sotto processo per 19 casi di interruzione di gravidanza, in violazione a una legge del Kansas che autorizza gli aborti tardivi solo se due medici indipendenti certificano che la procedura è necessaria a salvare la vita della donna o a prevenire "danni sostanziali e irreversibili" a una importante "funzione corporea".

La procura di Wichita aveva sostenuto che Tiller aveva comprato i nulla osta dalla dottoressa Kristin Neuhaus, che aveva offerto il secondo parere nei 19 casi in esame. L'ambulatorio del medico, che rischiava fino a un anno di prigione o 2.500 dollari di multa per ogni aborto tardivo se fosse stato riconosciuto colpevole, è uno dei tre in tutti gli Stati Uniti che accettano casi dopo la 20esima settimana, considerata la soglia oltre la quale un feto può vivere autonomamente fuori dal grembo materno.

1 Giugno 2009   |   articoli   |   Tags: