Germania: bocciata l’ora di religione [Repubblica]

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su La Repubblica del 27/4/2009:

BERLINO – La laica capitale tedesca ha detto no alla pari dignità
dell'ora di religione. Il risultato del referendum tenutosi ieri,
secondo i dati non ancora ufficiali ma già quasi definitivi, suona
anche come una chiara sconfitta per la Cancelliera Angela Merkel, che
pochi giorni fa si era schierata di persona a favore del sì. Gli stessi
promotori della consultazione popolare ieri sera hanno ammesso la
sconfitta.

Il referendum, indetto dopo una raccolta di firme di "Pro Reli",
organizzazione sostenuta dalle chiese e dalla Cdu (il partito della
cancelliera) chiedeva ai berlinesi se volevano ripristinare la pari
dignità dell'ora di religione con la lezione di etica. Attualmente a
Berlino – capitale, ma anche città-Stato, uno dei sedici Bundeslaender
– diversamente da altrove in Germania, l'etica è materia obbligatoria
mentre la religione è disciplina facoltativa: chi la sceglie deve fare
un'ora in più.


La partecipazione al voto è stata bassissima, del 28,2% circa. E già questo indicava fin dal primo pomeriggio un consenso insufficiente all'iniziativa del movimento pro-religione. Poco dopo le 20, in base al conto del 96% dei voti espressi, il no alla pari dignità dell'ora di religione raggiungeva il 51,3, contro il 48,5 dei sì. Sono andati a votare appena 710 mila sui circa 2,4 milioni di aventi diritto al voto a Berlino. Questo vuol dire che, rispetto al totale del corpo elettorale nella città, i sì all'ora di religione sono soltanto il 13,7% . Molto meno del 25% dei sì che la legge avrebbe richiesto per una loro vittoria, anche se i sì fossero stati in vantaggio. Il risultato del referendum di ieri è importante per almeno due motivi, nella Germania e nell'Europa di oggi. Primo, perché Berlino riunificata conferma la vocazione di città più laica e più decisa alla separazione tra Fede e pubblici poteri in tutta la Repubblica federale. Secondo ma non ultimo, perché a pochi mesi dalle elezioni politiche federali, previste per fine settembre, la CduCsu , pur essendo in schiacciante vantaggio nei sondaggi rispetto alla socialdemocrazia, Spd, sua alleata nella Grande Coalizione ma rivale alle legislative, appare su alcuni temi specifici non imbattibile e non invulnerabile.

27 Aprile 2009   |   articoli   |   Tags: