Elezioni 2009

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A circa sei mesi dalle prossime elezioni per il comune di Terni nessuna nuova notizia sul possibile candidato alla poltrona di Sindaco trapela dal fronte che rappresenta l’attuale maggioranza.

Se la destra ha trovato da tempo l’accordo sul nome di Baldassarre, nome molto autorevole peraltro, la cosiddetta sinistra sembra perdersi in paludi sempre più melmose e profonde dalle quali oramai sarà difficile uscire.

Dopo aver bruciato uno ad uno tutti i nomi più importanti che avrebbero potuto raccogliere la sfida con il tosto candidato dell’opposizione (a cominciare da quello che a mio avviso era il sostituto naturale del sindaco, ovvero Cavicchioli già presidente della provincia, per finire con quello di Di Girolamo che per motivi sconosciuti ai più non è più fra i “papabili”) ora si comincia a profilare lo scomodo spettro delle primarie come resa dei conti delle tante correnti del PD.

Dall’esterno di questo partito, come sono io, mi sembra evidente che addentrarsi nell’organizzazione delle primarie a meno di sei mesi dal voto vero significa andare incontro a tre gravi conseguenze:

1) ci sarà in primo luogo spendere forze ed energie per una guerra fratricida che prevedibilmente sarà senza esclusioni di colpi;

2) il candidato che risulterà vincitore avrà pochissimo tempo per chiarire la spinosa questione delle alleanze a destra e a sinistra del PD, e soprattutto avrà pochissimo tempo per far abituare i ternani all’idea di essere il prossimo sindaco della città;

3) la soluzione primarie lascia senza risposta la vera domanda che da quasi un anno circola incessantemente in città, ovvero: il PD ha qualche candidato veramente importante da presentare?

Sinceramente mi viene un po’ da ridere, di fronte all’ultima domanda, perché in effetti un candidato che vincerebbe la competizione elettorale a mani basse il PD ce l’ha da tempo.

Una persona che ha attivamente collaborato con l’attuale maggioranza per tutti gli otto anni delle giunte Raffaelli.

Una persona che ha già dato prova di impegnarsi attivamente in politica preoccupandosi del futuro della nostra città.

Una persona che è sempre stata presente in prima fila ad ogni evento, inaugurazione, convegno che si è svolto negli ultimi otto anni qui a Terni.

Una persona che è di fatto la persona più importante della città e dal grande prestigio nazionale e internazionale.

Ovviamente parlo del nostro attivissimo Vescovo, Monsignor Vincenzo Paglia.

Insomma, basta con le ipocrisie, cos’è questa anacronistica pretesa di dividere chiesa e politica? Paglia è senz’altro l’uomo giusto per guidare la città (cosa che per altro già fa, in modo ufficioso).

Quindi candidatelo senza paure, anche a noi, soliti cattivoni anticlericali, tutto sommato non dispiacerà, non è certo il più papista dei politici locali!


Alessandro Chiometti

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